Saccheggiato per il rame
il camposanto di Nigoline

Una delle lapidi saccheggiate
Una delle lapidi saccheggiate
Una delle lapidi saccheggiate
Una delle lapidi saccheggiate

Ennesimo furto di rame nei cimiteri. Stavolta a farne, le spese nella notte tra mercoledì e giovedì, è stato il camposanto di Nigoline di Corte Franca. Profanato un luogo sacro, ma anche di rilevante importanza storico-artistica perché al suo interno sorge una delle più antiche chiese cimiteriali della Franciacorta: quella di Sant’Eufemia, che fu eretta fra il VIII e X secolo.

CROCI DIVELTE, vasi rotti, lapidi sfregiate, il tutto per portar via rame e bronzo. I malviventi, non curanti del luogo sacro ancora una volta hanno portato a termine il loro sacrilego furto facendo più danno che bottino.

«Non ci sono parole per commentare questo vile oltraggio ai sentimenti di tutta la comunità - commenta sconsolata Elena Bonomelli, assessore ai servizi sociali, che è di Nigoline -. Purtroppo i furti di rame si stanno facendo sempre più frequenti e anche qui non è la prima volta che succede. I ladri probabilmente hanno usato anche dei martelli per straccare i portafoto in rame. Forse disturbati da qualcuno, hanno dovuto sospendere le loro ruberie e se ne sono andati prima di razziare anche le canaline altri oggetti in rame ancora al loro posto».

I danni materiali, conferma l’assessore, non sono elevati: lo sono molto di più quelli morali. «Una situazione intollerabile alla quale l’Amministrazione comunale cercherà di porre argine, facendo installare appena possibile delle telecamere».

Sarà l’elevato valore commerciale di quello che viene definito oramai l’«oro rosso», sarà il fatto che i cimiteri sono in posizione defilata rispetto all’abitato, ma una cosa è certa: per i cittadini è ogni volta un duro colpo veder profanato il luogo dove i loro cari riposano. F.SCO.

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