Scatta il
sequestro della
toelettatura lager

di Paolo Cittadini
Maltrattamenti e truffe: per questo è nei guai un 40enne camuno
Maltrattamenti e truffe: per questo è nei guai un 40enne camuno
Maltrattamenti e truffe: per questo è nei guai un 40enne camuno
Maltrattamenti e truffe: per questo è nei guai un 40enne camuno

A fare scattare le indagini coordinate dalla procura di Brescia è stata la denuncia di una signora che convinta di avere acquistato da un negozio di toelettatura per cani di Coccaglio si era ritrovata invece tra le mani un simpatico meticcio per di più afflitto da diverse patologie. E non era la prima volta che il titolare, un 40enne originario della Valle Camonica, rifilava «sole» di questo tipo a chi lo contattava on line. Tutta l’attività di compravendita avveniva infatti attraverso internet ed erano in molti quelli che si rivolgevano al 40enne per trovare un cucciolo di cane da adottare e portare a casa Come la signora arrivata a pagare circa 600 euro per un bastardino ammalato, anche altre persone erano state buggerate dall’uomo a cui ieri mattina è stata messa sotto sequestro l’attività aperta in Franciacorta. SECONDO la ricostruzione fatta dagli inquirenti il 40enne avrebbe acquistato cuccioli di cane con meno di due mesi (la legge vieta il trasporto e la vendita di animali con meno di 60 giorni di vita) e quindi li vendeva ai suoi clienti come se fossero di razza. Il tutto ovviamente in nero. OLTRE al danno i clienti erano costretti a subire pure la beffa. Gli animali acquistati infatti il più delle volte erano seriamente ammalati e in diverse occasioni erano morti pochi mesi dopo essere stati acquistati. Truffa è solo uno dei reati contestati al 40enne L’uomo è infatti anche accusato di maltrattamenti ai danni degli animali che gli venivano affidati dai padroni per il bagnetto e la «messa in piega». Per la procura il 40enne camuno avrebbe avuto l’abitudine non solo di colpire gli animali più irrequieti, ma anche di legarli con una catena in ferro. I cani una volta legati facevano fatica a muoversi e ogni volta che tentavano di divincolarsi facevano tendere la catena che gli toglieva il respiro e li rendeva più «docili». PER LA PROCURA di Brescia il titolare dell’attività di toelettatura si spacciava anche per veterinario somministrando prodotti agli animali Nel corso della perquisizione fatta all'interno del suo negozio gli inquirenti hanno infatti trovati parecchi medicinali veterinari e vaccini che ovviamente sono stati sequestrati. Le indagini della procura di Brescia non possono dirsi completamente concluse. gli inquirenti vogliono infatti capire come l’uomo abbia potuto rifornire la propria attività con così tanti medicinali. Al vaglio c’è il comportamento di veterinari e farmacisti compiacenti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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