Un «equipaggio» di ragazzi salpa con il vento in poppa

Domani a Lovere nel porto turistico di Laveno, 30 studenti (dei quali 15 con disabilità) della scuola Madonna della Neve di Adro, che hanno aderito al progetto «Capitan Uncino: in mare aperto per tutte le abilità» promosso da Uisp e sostenuto Vodafone, vareranno il «veliero», costruito durante il lockdown sotto la guida di Danilo Ragni, coordinatore nazionale e formatore nazio-nale istruttori Uisp per gli sport velici. «Il progetto, che unisce in un unico equipaggio ragazzi e ragazze con e senza disabilità - ha spiegato Ragni - vuol rendere concreti i valori di sport e inclusione, valorizzando il cuore della leggenda della filibusta, cui si è ispirato il progetto condiviso dai ragazzi di Adro che durante il lockdown hanno costruito la barca a vela». Il progetto si ispira al leggendario mondo della filibusta, con equipaggi formati da pirati senza disabilità e altri con gambe di legno, bende sugli occhi e uncini. Questa visione fantastica ma fortemente inclusiva è la base del progetto di Uisp (Unione italiana sport per tutti) sostenuto dalla Fondazione «Capitan Uncino», che punta a far crescere un modello aperto alle diversità, in cui i ragazzi si mettano in gioco sui valori di inclusione, coraggio e amicizia. La barca a vela, assemblata e rifinita ad Adro da una ciurma di 30 alunne e alunni, sarà varata con l’accompagnamento dell’orchestra della scuola e mini-regate nella tensostruttura del porto. Dopo il varo e la benedizione una breve «crociera» della barca farà sperimentare simulatore di navigazione e nodi marinareschi. •. G.C.C.

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