Spiaggia «selvaggia»
sul Garda tra
misure estreme e buonsenso

di Silvia Avigo
Il tavolo sull’ordine pubblico convocato ieri a Desenzano Un’immagine emblematica degli assembramenti sul GardaCampagne di sensibilizzazione  e giri di vite contro spiaggia selvaggia
Il tavolo sull’ordine pubblico convocato ieri a Desenzano Un’immagine emblematica degli assembramenti sul GardaCampagne di sensibilizzazione e giri di vite contro spiaggia selvaggia
Il tavolo sull’ordine pubblico convocato ieri a Desenzano Un’immagine emblematica degli assembramenti sul GardaCampagne di sensibilizzazione  e giri di vite contro spiaggia selvaggia
Il tavolo sull’ordine pubblico convocato ieri a Desenzano Un’immagine emblematica degli assembramenti sul GardaCampagne di sensibilizzazione e giri di vite contro spiaggia selvaggia

Spiagga «selvaggia», movida violenta e problemi igienico sanitari con carcasse di topi che si spiaggiano sul litorale di Desenzano. L’estate post-lockdown si sta rivelando problematica dal punto di vista dell’ordine pubblico nel basso Garda. Un contingenza che mina l’immagine del comprensorio in un momento delicato per il turismo, core business del territorio. E il paradosso è che nonostante gli affreschi a tinte fosche degli esperti di turno, la stagione estiva sul Benaco sta riprendendo rapidamente quota. BLINDARE I LIDI dove non vengono rispettate le norme anti-contagio è un’utopia non solo perchè penalizzerebbe la filiera dell’accoglienza, ma anche è soprattutto perchè carabinieri, polizia e vigili sono impegnati nel contrasto alla criminalità che ha subito una fisiologica impennata. Serve dunque un’azione congiunta, integrata ed armonica che coinvolga forze dell’ordine e istituzioni. A GETTARE LE BASI per questo coordinamento è stato il tavolo convocato ieri a Desenzano dal prefetto Attilio Visconti. Erano presenti tra gli altri il questore di Brescia Leopoldo Laricchia, tutti i comandati delle forze dell’ordine provinciali e locali, il presidente della provincia e dell’Autorità di bacino e i sindaci dei Comuni costieri da Limone a Sirmione, che con preoccupazione hanno lanciato l’allarme e chiesto misure più organizzate soprattutto per la gestione dei flussi nelle spiagge. L’emergenza Covid-19 non è rientrata, è stato ripetuto come un mantra. E vedere bagnanti senza mascherina, non rispettare il distanziamento sociale ammassandosi sulle spiagge è un segnale allarmante. «Il problema è nell’applicazione del pacchetto di norme - ha spiegato il sindaco di Desenzano Guido Malinverno -. I decreti sono spesso astratti, suggeriscono, raccomandano ma poi nella pratica gli ostacoli sono tanti, non è umanamente possibile garantire un controllo costante in tutte le spiagge, come non è possibile chiuderle». I FLUSSI TURISTICI del fine settimana, in questo momento rappresentano per l’economia delle località turistiche una boccata d’ossigeno. Le proiezioni dei dati sulle prenotazioni e le presenze anche mordi e fuggi, fanno ritenere che le attività turistico-ricettive possano gradualmente colmare il gap del fatturato che nelle prime settimane estive è stato del 50% inferiore a quello dell’anno scorso. Gli ultimi dati sulle prenotazioni sono incoraggianti, moltre strutture hanno riaperto è stato sottolineato durante il tavolo. «Proprio per questo è necessario attivare strumenti che riescano a conciliare la ripresa economica con la tutela della salute pubblica - ha dichiarato il prefetto Attilio Visconti -. Le forze dell’ordine non sono in grado di controllare sistematicamente tutto il territorio e in caso di assembramenti poco possono fare. È importante puntare su interventi preventivi e strumenti finalizzati a sensibilizzare la cittadinanza. Non possiamo disperdere risorse umane impiegate nel contrasto alla criminalità nei controlli dei lidi». La prima misura è una campagna di sensibilizzazione rivolta ai bagnati, con anche l’esposizione una cartelloni che invitano a rispettare le norme, la collaborazione sempre più stretta con i concessionari delle spiagge attrezzate e con i volontari per il controllo, passando dalla possibilità di contingentare il numero degli accessi nelle spiagge dove possibile e messaggi anche con verbali in tempo reale attraverso l’uso del megafono. La risposta dell’Amministrazione civica di Sirmione, a seguito dell’incontro col Prefetto Attilio Visconti, non si è fatta attendere: il sindaco Luisa Lavelli ha firmato una nuova ordinanza per garantire la salute e la qualità turistica della penisola gardesana. DA OGGI LA SPIAGGIA «Giamaica» in località Punta Grotte di Sirmione sarà vietata al pubblico non autorizzato e come riportato. «Sono esclusi dal divieto di accesso gli ospiti dell’area assegnata in concessione ai privati e chi effettuano turismo nautico a bordo di natanti che stazionano nella zona di Sirmione Punta Grotte». Le sanzioni previste per i trasgressori prevedono multe dai 400 ai 3000 euro. Il litorale sarà pattugliato dai carabinieri e dagli agenti stagionali della Polizia locale che effettuerà anche ricognizioni con le moto d'acqua. •

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