Acqua pubblica La frana spazza via un monito artistico

di L.RAN.
L’alveo del torrente rimasto senza installazione
L’alveo del torrente rimasto senza installazione
L’alveo del torrente rimasto senza installazione
L’alveo del torrente rimasto senza installazione

Si è portata via anche una testimonianza artistica dell’or- mai domata ribellione camuna alla privatizzazione del- l’acqua la frana che a inizio agosto è caduta tra Saviore e Favrezza. Lo smottamento ha causato l’interruzione del transito verso la località costringendo il sindaco Matteo Tonsi a bloccare la circolazione, e dopo alcuni giorni di lavoro per ripristinare la viabilità ad «Alus» e «Valù», le due località interessate, il transito è ripreso. Peccato per un altro genere di ferita. OLTRE alla passerella in ferro che superava il torrentello, danneggiata irreparabilmente dalla frana, è stata letteralmente spazzata via l’installazione che si trovava proprio sul Valù, a ridosso della strada. Era una struttura metallica piazzata su uno dei muretti a sbalzo e a contatto con l’acqua: la scritta a lettere cubitali «PUBBLICAPRIVATA» realizzata sul tema «L’acqua nelle Alpi» nell’estate di quattro anni fa dall’artista Stefano Boccalini in occasione di «aperto 2013». L’autore aveva proposto una provocazione sul problema irrisolto della «proprietà» dell’oro blu; che se n’è andata come i nemici camuni della privatizzazione. •

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