Borno del futuro: il turismo è la grande sfida

di Claudia Venturelli

Borno torna alle urne in un momento delicato, per la politica e per un paese che ha bisogno di ripartire rapidamente. In questo contesto non può che essere il tema del turismo a «monopolizzare» tutti i programmi delle tre liste civiche, specie quello legato alle seconde case, pesante eredità del boom economico degli anni ‘80. Lo è per il sindaco uscente Vera Magnolini che si ripresenta con la lista «Per il bene di Borno» e una squadra in parte rinnovata e lo è per i due sfidanti, il giovane imprenditore Matteo Rivadossi, presidente dimissionario della società Funivia, alla guida di «SiAmo Borno». Il turismo nella sue sue implicazioni più ampie è anche una priorità di Giuseppe Venturelli, farmacista a capo di «Noi Borno». Attraverso le risposte a tre domande, i candidati alla fascia tricolore affrescano i punti qualificanti del loro programma. La Borno che c’è e quella che vorreste lasciare tra cinque anni? «Il nostro paese – rimarca Vera Magnolini -, è forte di una comunità che per contrastare la crisi, lavora con sacrificio esprimendo rinnovata vitalità. Il turismo registra segnali di incoraggiante ripresa e per il futuro abbiamo un’opportunità da cogliere intercettando un’offerta turistica che ricerca contatto con natura, sport e cibo a chilometro zero che, unita alla promozione, può contribuire alla destagionalizzare dei flussi offrendo ai giovani una prospettiva di lavoro. Tutto legando agricoltura, turismo e commercio in una filiera economica di efficacia reale». «Borno – rimarca invece Matteo Rivadossi - ha bisogno un organico pacchetto di azioni che puntino all'efficienza del paese e alla qualità della vita: servono interventi su acquedotto, sistema di depurazione, rete fognaria, strade e marciapiedi. Serve più cura per il verde, l'arredo urbano e per i parchi gioco. Servono politiche di sostegno per le famiglie, gli anziani, i commercianti e le aziende che faticano a portare avanti le loro attività, per i giovani che devono poter essere messi nelle condizioni di non lasciare Borno. Servono strumenti di rilancio moderni, pronti a rispondere ad un nuovo turismo, più dinamico, in cerca di esperienze che Borno può offrire». «È nostra intenzione –risponde invece Giuseppe Venturelli- far rifiorire nei cittadini la voglia, innata, di intraprendere e investire per il futuro. Pensiamo soprattutto a progetti che vadano a colmare dei vuoti organici causati dell’immobilismo delle ultime amministrazioni comunali. Pensiamo ad esempio al servizio idrico, problema che si ripresenta tutti gli anni e al sistema di raccolta differenziata che ha creato molte difficoltà e perplessità in residenti e turisti. Vogliamo curare la segnaletica dei sentieri creati dai nostri genitori, riqualificare gli alpeggi e i rifugi per creare un percorso gastronomico-ambientalistico e un collegamento ciclo-pedonale in un percorso protetto lontano dal traffico. Vogliamo pensare alle famiglie tutelando l’infanzia e la terza età, vogliamo prenderci cura dei giovani e trovare strumenti di crescita del paese. Le risorse secondo noi devono rimanere sul territorio». Paese a vocazione turistica, con tante seconde case, cosa si può fare per rilanciarlo? «Il turismo delle seconde case –incalza Vera Magnolini- ha già registrato una crescita di più del 20% ottenuta migliorando l’intrattenimento. Strategico sarà ora l’inserimento di manifestazioni sportive che promuovono nuove discipline quali lo skyrunning, mountain-bike ed ebike, ma anche il sostegno alla seconda fase di rilancio della Funivia. Il nostro progetto di vacanza legata allo sport, natura, cultura e gastronomia sarà un efficace volano allo sviluppo». Per lo sfidante Matteo Rivadossi, «è fondamentale costruire un soggetto partecipato che abbia lo scopo di mettere a reddito le case inutilizzate, coinvolgendo albergatori, agenzie immobiliari, amministratori condominiali e soggetti privati per la realizzazione di una nuova esperienza di ospitalità. Attraverso questa azione, si genererà indotto economico e occupazionale». Ha una ricetta esclusiva anche Venturelli: «le seconde case, da sempre denigrate, sono ora il punto di partenza per un paese che vuole crescere. È necessario dare nuovamente fiducia a chi crede nel turismo. Bisogna creare opportunità utili a far ripartire il turismo alberghiero: riaprendo gli alberghi storici ora chiusi e aprendosi a nuovi scenari ricettivi, ad esempio b&b e case vacanze. Più realizzabile nell’immediato è l’idea di far rinascere, nei molti turisti proprietari di seconde case, il desiderio di frequentare Borno con maggiore assiduità, sviluppando eventi e manifestazioni, e dando incentivi a coloro che vorranno trasferire a Borno la propria residenza». A cosa non siete disposti a rinunciare? «Il forte senso civico di appartenenza e condivisione che si concretizza nel lavoro delle nostre associazioni è il vero punto di forza al quale un’amministrazione non può permettersi di rinunciare - risponde il candidato sindaco della lista “Per il bene di Borno” Vera Magnolini - . Mantenere e promuovere la rete del volontariato locale è certamente l’opera pubblica più importante ed intendiamo proseguire sulla strada aperta di massima collaborazione. Con orgoglio faccio notare che tutti i candidati consiglieri della mia lista sono impegnati da tempo all’interno di molte associazioni. Una circostanza che considero un valore aggiunto, perchè ci consentirà di qualificare il lavoro da attuare in loro sostegno». Per il leader di SiAmo Borno Matteo Rivadossi «è prioritario varare un progetto globale di rilancio turistico che sia a beneficio dell’economia del paese. Vogliamo metterlo a punto con azioni concrete e progetti realizzabili, partendo dalle risorse che il territorio mette a nostra disposizione. Borno deve diventare una meta privilegiata per il turismo sportivo, perché i nostri sentieri e le nostre montagne hanno grandi potenzialità di espressione sugli sport alternativi, e-bike, corsa in montagna o arrampicata. Ma deve anche tornare ad essere il luogo del cuore per le famiglie, con attività pensate per i più piccoli ma in generale alla portata di tutti. Diversificare l’offerta turistica sarà un’arma vincente». «Non vogliamo rinunciare a nulla - afferma Giuseppe Venturelli - perché crediamo in tutto ciò che è presente nel programma e perché abbiamo avanzato solo proposte concrete e attuabili. Voltando pagina, possiamo raggiungere ogni obiettivo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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