Ossimo

Casa di Comunità in Valcamonica: si parte con i primi servizi

di Claudia Venturelli
Il Punto unico d'accesso è attivo il martedì
L'ex scuola elementare sta gradualmente diventando Casa di Comunità
L'ex scuola elementare sta gradualmente diventando Casa di Comunità
L'ex scuola elementare sta gradualmente diventando Casa di Comunità
L'ex scuola elementare sta gradualmente diventando Casa di Comunità

Si chiama Casa di comunità di Ossimo, ma nella realtà risponderà ai bisogni sociosanitari di tutto l'Altopiano, specie quello che va da Borno a Lozio. È stata inaugurata parzialmente con l'apertura del Pua, il Punto unico di accesso, che sarà attivo tutti i martedì dalle 8,30 alle 12,30. Lo sportello, gestito da infermieri di famiglia e comunità con gli assistenti sociali, è di fatto la «porta» dei servizi sanitari e sociosanitari di un territorio in buona parte periferico, dove l'indice di vecchiaia, ovvero la proporzione tra popolazione over 65 e con meno di 14 anni, supera il 450%, contro una media italiana che secondo l'Istat si ferma a un già preoccupante 187%.

Un servizio per tutto l'Altopiano

«L'infermiere di famiglia e comunità - ricorda Giacomina Macri, infermiera di comunità dell'Asst di Valcamonica - ha l'obiettivo di dare prossimità e di essere altro punto nella rete dei servizi accanto al medico di base, e del pediatra di libera scelta, nella presa in carico delle persone. Un servizio che ha una valenza maggiore nella nostra Valcamonica dove i territori montani e l'età la fanno da padroni». La Casa della comunità trova posto a Ossimo Superiore nella struttura convertita a centro polifunzionale dall'amministrazione comunale quando si era vista costretta a chiudere la scuola elementare: «Il segno che ogni fine ha un nuovo inizio» ha detto il sindaco Cristian Farisè, che fino all'ultimo si era battuto per non abbassare il sipario sull'attività scolastica della frazione superiore. Ma che si era trovato costretto a farlo dai numeri e dalle leggi.Da quel tramonto è partito un nuovo progetto, quello di un centro polifunzionale che oggi offre non solo spazi ai medici di base, ma anche a professionisti (osteopata e fisioterapista), oltre a servizi di ecografia grazie alla disponibilità del dottor Conti e di tante infermiere volontarie del territorio; oltre che alla sede della farmacia. Sembrava già questo un sogno per un territorio periferico come quello dei paesi a cui fa riferimento, quando è arrivata la possibilità di aprire una Casa della comunità. Quel luogo di cui ancora bene non si conoscono potenzialità e indirizzo e che vedrà nei prossimi mesi trasformare nuovamente l'ex scuola: quasi 900mila gli euro messi a disposizione dall'Asst di Valcamonica per i lavori di ristrutturazione e miglioramento energetico (cappotto e serramenti in primis), che partiranno nei prossimi mesi e che vedranno anche la riqualificazione del piano inferiore e di quello superiore oggi chiusi.

Arriva pure il parcheggio

Proprio accanto, il Comune progetta un nuovo parcheggio a due piani al servizio della struttura. «Ora stiamo utilizzando gli ambulatori che l'amministrazione aveva sistemato in passato - chiude Farisè - e che vengono usati anche dai professionisti. Una volta terminati i lavori tutta la struttura verrà messa a disposizione della comunità per un importante potenziamento dei servizi sociosanitari del territorio.

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