Darfo «invasa»
da oltre seimila
artiglieri

Una suggestiva cerimonia al campo sportivo di Darfo ha fatto da prologo alla parata fra le vie del paese: il raduno ha richiamato in Valcamonica oltre 6 mila artiglieri FOTOLIVE Alla sfilata hanno partecipato  anche delegazioni internazionali Il generale di corpo d’armata Giorgio Battisti
Una suggestiva cerimonia al campo sportivo di Darfo ha fatto da prologo alla parata fra le vie del paese: il raduno ha richiamato in Valcamonica oltre 6 mila artiglieri FOTOLIVE Alla sfilata hanno partecipato anche delegazioni internazionali Il generale di corpo d’armata Giorgio Battisti
Adunata artiglieri a Darfo. FOTOLIVE

«Le tradizioni fanno grande un esercito e un esercito ispirato ai valori della tradizione e della solidarietà è lo specchio di un grande popolo come quello italiano». Le parole pronunciate dal generale di corpo d’armata Giorgio Battisti sublimano lo spirito e le motivazioni che ieri a Darfo hanno spinto oltre 6 mila militari a sfilare con orgoglio fra due ali di folla. La parata scandita dalla presenza di rappresentanti delle crocerossine e di altre forze dell’esercito, è stato il momento più emozionante del 29° raduno nazionale dell'Associazione Artiglieri d’Italia. Un evento che apre idealmente il conto alla rovescia verso l’Adunata nazionale degli alpini in programma nel prossimo week end ad Asti e il raduno nazionale dei fanti che dal 20 al 22 maggio avrà come teatro Brescia.

«LA SCELTA DI DARFO non è stata casuale - ha sottolineato Giorgio Battisti, decano dell’Arma di artiglieria presente al raduno in rappresentanza del capo di stato maggiore della Difesa generale Claudio Graziano -: la Valcamonica è una terra di artiglieria da montagna, un luogo in cui è radicata l’alpinità che è fonte di grandi valori».

La giornata si è aperta con una cerimonia scandita dalla musica delle bande militari al campo sportivo davanti a tribune gremite e palco delle autorità affollati dai rappresentanti delle istituzioni nazionali e bresciane. Fra gli altri erano presenti il prefetto Valerio Valenti, il sindaco di Darfo Ezio Mondini, l’europarlamentare bresciano Luigi Morgano, il consigliere provinciale Diego Peli e il consigliere regionale Donatella Martinazzoli. Poi le delegazioni delle associazioni di artiglieri hanno sfilato per le vie del paese. Migliaia di persone, ognuna con una storia da raccontare come Roberto Scarpella, nipote e figlio di artiglieri arrivato dalle Marche. Storie di sacrifici estremi e orgoglio come quella di Fausto Cucci, presidente del comitato organizzatore del raduno, che porta il nome dello zio caduto nella Prima gu- erra mondiale durante un assalto all’arma bianca in trincea. Il suo corpo non fu mai ritrovato, ma «i suoi ideali sono stati una guida per tutti noi», ha ricordato il nipote. Ma le distanze non sono nulla, anzi gli ideali degli artiglieri uniscono italiani dall’altra parte del mondo. È il caso di Epifanio Naselli, presidente dell’associazione artiglieri d’Italia di Melbourne, arrivato dall’Australia per il raduno di Darfo. In Valcamonica sono arrivati piccoli gruppi anche dal Canada e dalla Germania. R.BER.

Suggerimenti