Il cibo sostenibile arriva in aula

Ortaggi biologici e a chilometri zero. Gli studenti hanno iniziato a conoscerli
Ortaggi biologici e a chilometri zero. Gli studenti hanno iniziato a conoscerli
Ortaggi biologici e a chilometri zero. Gli studenti hanno iniziato a conoscerli
Ortaggi biologici e a chilometri zero. Gli studenti hanno iniziato a conoscerli

Anche se molti, moltissimi evitano di affrontare l’argomento, la produzione di cibo, o meglio la produzione di carne, ha un impatto fortissimo sull’ambiente in termini di consumo di risorse e produzione di inquinanti, a partire dai gas serra. Con questa consapevolezza, qualcuno ha fatto partire un processo di consapevolezza dal basso, coinvolgendo 600 giovanissimi di 30 classi delle scuole elementari e medie camune appartenenti a 5 istituti comprensivi. È successo col progetto «Noi, il cibo, il pianeta» promosso dal circolo di Legambiente di Valcamonica in collaborazione con il Bio Distretto nell’ambito del bando My Future della Fondazione Cariplo. È il presidente del circolo, Livio Pelamatti, a confermare che «la transizione ecologica inizia dal cibo e dalla scuola, e la sostenibilità ambientale delle scelte alimentari è uno degli elementi chiave per la salvaguardia della biodiversità e per dare un futuro al nostro pianeta», e a spiegare che i ragazzini hanno affrontato un percorso educativo per guardare oltre il prodotto che viene consumato, acquisendo gli strumenti «per orientarsi verso cibi che sono più rispettosi dell’ambiente dal punto di vista ecologico ed energetico». Gli educatori di Legambiente hanno predisposto uno schema di 7 ore complessive che è stato poi seguito in sintonia con i docenti e che si è articolato in attività teoriche e laboratoriali in aula e in uscite in un’azienda agricola biologica. I ragazzi hanno così conosciuto i famosi prodotti a chilometri zero in alternativa alle offerte di un supermercato; hanno potuto testare i diversi alimenti messi a disposizione e di valutarli scoprendone genuinità e appunto sostenibilità. Il programma prevedeva anche un corso di formazione per gli insegnanti su agrobiodiversità e sementi riconosciuto dal ministero dell’Istruzione, sempre col supporto di Legambiente, che si concluderà sabato nella Casa Museo di Cerveno (dalle 14 alle 18). In quell’occasione, alle 15,30, oltre alla degustazione dei prodotti del Bio Distretto camuno si svolgerà l’incontro con gli educatori ambientali e i docenti coinvolti nel percorso educativo. Tempo fa Legambiente aveva già avviato, all’interno del progetto Rebus sullo spreco alimentare promosso dalle Acli, una serie di interventi in diciannove classi di scuola media, e presto si bisserà con nuove proposte di progetti su cibo, energia e insetti impollinatori con il coinvolgimento di altre scuole, enti e associazioni.•. L.Ran.

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