Incendi boschivi, allarme rosso

Se c’è una annotazione lievemente positiva a margine della situazione di siccità, che perdura nonostante le (scarse) piogge arrivate degli ultimi giorni, questa è rappresentata dal ridotto numero di roghi boschivi registrata almeno in questa prima parte dell’anno. Ovviamente non è possibile abbassare la guardia, perché criminali ambientali e semplici idioti non mancano, e dalla Comunità montana della Valcamonica arriva un avvertimento in questo senso. Dal mese di aprile inizia come sempre il periodo di maggiore rischio di incendi boschivi, e la Regione ha da poco diffuso le comunicazioni di allarme a tutti gli enti territoriali interessati. A cascata, Gianbattista Sangalli, direttore del servizio Gestione del territorio della Comunità, ha avviato le procedure per la prevenzione dei roghi e per l’avvistamento degli stessi (lo scorso anno tanti episodi hanno lasciato segni devastanti in Valcamonica) allertando i 38 gruppi che fanno riferimento al servizio Aib dell’ente comprensoriale. Non solo vigilanza, però: «Durante questo periodo è vietato accendere qualsiasi fuoco, anche di ripulitura, all’interno di boschi o a distanza inferiore ai 100 metri dagli stessi», ricorda il funzionario. Incendi dolosi a parte, proprio i citati fuochi di «ripulitura», accesi per eliminari scarti vegetali, sono una delle principali cause di devastazione del patrimonio forestale.•. L.Ran.

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