L’acquisto del parco termale
infiamma la fine della legislatura

di Claudia Venturelli
Il parco delle Terme ancora al centro del dibattito politico di DarfoL’assessore Osvaldo Benedetti
Il parco delle Terme ancora al centro del dibattito politico di DarfoL’assessore Osvaldo Benedetti
Il parco delle Terme ancora al centro del dibattito politico di DarfoL’assessore Osvaldo Benedetti
Il parco delle Terme ancora al centro del dibattito politico di DarfoL’assessore Osvaldo Benedetti

I cinque anni di Ezio Mondini e della sua squadra si chiudono come si erano aperti, con la patata bollente del parco delle Terme di Boario che torna in consiglio comunale, non senza polemiche. Non sono mancate infatti, nemmeno nell'ultima seduta prima del voto di giugno, le scintille con la minoranza pronta ad attaccare quello che ha definito «un netto ritardo». «Come mai vi accorgete solo ora del parco e delle sue potenzialità? È ingiustificato questo passaggio nell'ultimo consiglio» ha tuonato Marco Dossena.

OGGETTO della discussione l'acquisto degli ultimi 28.757 metri quadrati di parco che dà seguito all'accordo di programma del 2010 per lo sviluppo turistico della bassa Valle Camonica: «Li avevamo lasciati al privato Terme di Boario Spa - ha detto Francesco Abondio - perchè era l'unico modo per tenere questo legato alla vita del parco. Se ora li acquista il Comune, come possiamo garantirci la continuità?».

Non ha fatto sconti nella risposta Osvaldo Benedetti, assessore al Bilancio, che ha ripercorso la lunga storia della vicenda iniziata proprio con Abondio sindaco: «Cinque anni fa non eravate preoccupati - ha detto -, tanto da consegnarci un debito da due milioni e mezzo di euro». Debito onorato dall'amministrazione Mondini che ora passa alla fase due chiudendo la partita: acquisterà dalla società Terme di Boario Spa anche la parte di parco ancora privata per un milione e mezzo di euro, contro i due e mezzo pattuiti dalla precedente amministrazione.

«Nel 2012 quando ci siamo insediati abbiamo trovato questo pasticcio - ha continuato Benedetti -, ma abbiamo salvato la partita perchè crediamo che questo sia il punto di partenza per il rilancio della città». «Lo è senza dubbio - ha ribattuto Franco Camossi, anche lui dai banchi della minoranza - ma la questione dovrebbe essere valutata meglio, specie perchè sono cambiati i termini della trattativa» e all'orizzonte c'è il punto di domanda sulla futuro: «A fine anno scade la gestione con l'attuale società - ha ricordato il sindaco - ed è necessario mettere a bando il parco nella sua totalità, ecco perchè la scelta di completare l'acquisto».

Ma la minoranza si astiene dal voto e così come nel 2012 anche questa campagna elettorale sarà all'ombra della cupola Marazzi. Intanto l'ultimo consiglio è proseguito con la discussione delle 58 osservazioni al Pgt (tutte non ammissibili) e il congedo di Francesco Abondio, Marco Dossena e Franco Camossi per la minoranza e di Marcello Pavesi, Giacomo Pellegrinelli, Maurizio Abondio e Guglielmina Ducoli per la maggioranza che non si ricandideranno.

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