sociale

La ministra Locatelli in visita alla cooperativa Arcobaleno di Breno

di Luciano Ranzanici
Uno degli ospiti le ha consegnato una lettera nella quale ha raccolto una serie di considerazioni e di sue aspirazioni per un maggior sostegno alle persone come lui
La ministra per la disabilità in visita alla cooperativa Arcobaleno di Breno
La ministra per la disabilità in visita alla cooperativa Arcobaleno di Breno
La ministra per la disabilità in visita alla cooperativa Arcobaleno di Breno
La ministra per la disabilità in visita alla cooperativa Arcobaleno di Breno

Era concordata ma è stata decisamente informale, oltre che apprezzata, la visita della ministra per le Disabilità negli spazi della cooperativa «Arcobaleno». L’esponente del Governo è arrivata a Breno guidando la propria utilitaria e cogliendo impreparati il sindaco Alessandro Panteghini e le autorità che la aspettavano in municipio. La sua giornata brenese si è sviluppata prevalentemente proprio nella sede della coop, perché dopo una breve sosta in Comune per i saluti istituzionali, Alessandra Locatelli ha raggiunto la sede della onlus in via Croce incontrando il presidente Fabio Conticelli e la direttrice Elena Casadei; e soprattutto gli ospiti della struttura per l’assistenza alle persone con disabilità.

Invitata dal consigliere comunale di Niardo Pietro Pezzutti, e dall’assessore brenese Luca Salvetti, la ministra, che non aveva potuto partecipare lo scorso ottobre all’inaugurazione della nuova ala della cooperativa, ha apprezzato molto il livello dei servizi offerti dalla onlus che le sono stati presentati dagli operatori e dagli educatori, e in particolare i nuovi spazi riservati ad «Archè social food», il ristorante pizzeria e bar gestito dai ragazzi dell’Arcobaleno che sta incontrando un successo crescente. Ma visto il ruolo dell’ospite e il tema, attualissimo, del taglio delle risorse per il settore dell’assistenza alle persone con disabilità, non si poteva affrontare una questione attualissima e caldissima.

È successo quando Alessandra Locatelli ha incontrato Martino Pellegrinelli, ospite della cooperativa, che le ha consegnato una lettera nella quale ha raccolto una serie di considerazioni e di sue aspirazioni per un maggior sostegno alle persone come lui. Rivolgendosi alla ministra, che ha alle spalle un’attività di volontariato proprio in questo settore, Martino ha ricordato «la situazione delle persone con disabilità che non riescono a vivere dignitosamente la propria vita e a essere autonome senza pesare sulle loro famiglie. È un problema questo che richiede soluzioni immediate anche se mi rendo conto, a non breve termine».

Il nodo lavoro

L’ospite della coop ha messo al primo posto «l’importanza del lavoro come terapia e come strumento fondamentale per il raggiungimento dell’autonomia, perché è essenziale riconoscere il diritto di ogni individuo di avere accesso a opportunità occupazionali compatibili con le proprie capacità e abilità. Troppo spesso i soggetti con disabilità sono esclusi dal mondo del lavoro a causa di pregiudizi e per mancanza di risorse. Invito la ministra a promuovere politiche attive di inserimento lavorativo, incoraggiando le aziende a considerare il potenziale di queste persone e superando anche gli stereotipi».

Poi il giovane seguito dall’Arcobaleno si è augurato «il miglioramento delle pensioni per chi necessita di un sostegno mirato, consentendogli di accedere a servizi e risorse essenziali per una vita indipendente», e ha chiesto a Locatelli di prestare attenzione anche ai tirocini di inclusione che «non devono diventare una scorciatoia per evitare l’assunzione formale».

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