La minoranza presenta il conto

di L.RAN.
Giampiero Pezzucchi
Giampiero Pezzucchi
Giampiero Pezzucchi
Giampiero Pezzucchi

Se il sindaco di Breno Alessandro Panteghini, messa (quasi) alle spalle l’emergenza sanitaria, sta completando un’importante operazione multipla di rigenerazione urbanistica che riguarda strade centrali e periferiche e soprattutto piazza Ronchi, il gruppo di minoranza «Progetto Breno» ad un anno dall’insediamento del primo cittadino guarda pone alcune domande: chiede al sindaco qual è la visione strategica della sua amministrazione per Breno e le sue frazioni nei prossimi 5/10 anni, quale sarà l’utilizzo dei fondi dei Comuni confinanti e di quelli regionali e statali e quali iniziative sono in previsione per sostenere e rilanciare il paese. La minoranza chiede l’erogazione di contributi a fondo perduto a sostegno delle attività produttive e dei cittadini in difficoltà, l’abbattimento degli interessi passivi che gravano su mutui e la sospensione ed il rinvio delle tasse comunali (Tari, acqua ed Imu) con piani rateizzati a 3/6 anni. «Progetto Breno» consiglia interventi a sostegno del commercio, dell’artigianato e del turismo per ridare slancio al paese con una programmazione volta a riportare visitatori a Breno e un rinnovato impegno a sostegno delle famiglie. Per quanto attiene il patrimonio immobiliare comunale, il gruppo di minoranza caldeggia l’acquisto dell’edificio quattrocentesco «ex casa del Capitano di Valle», il rafforzamento del polo museale e bibliotecario, il completamento del restauro della chiesa di S. Antonio, il recupero degli stabili in centro storico dismessi da anni, da concedere a canone agevolato a giovani coppie ed anziani. A queste il capogruppo Giampiero Pezzucchi aggiunge l’acquisizione dell’ex casa cantoniera da utilizzare come magazzino del Comune. Nella proposta il gruppo consigliare fa emergere anche il «decalogo» delle criticità che affliggono Breno, a partire dalla preoccupante carenza dei medici di famiglia, per proseguire con i problemi legati alle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado (mensa e trasporti inclusi) in vista della riapertura dell’anno scolastico. «Progetto Breno» infine lamenta che «Breno per la prima volta sia stato escluso dai direttivi degli enti comprensoriali , segno di grande debolezza ed isolamento che il paese non merita». •

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