«Rubata» da tempo all’ambito religioso dalla quale arriva, la definizione di «guru», in questo caso della bellezza, è stata fatta propria anche da Gian Luigi Bendotti, responsabile del corso moda dell’Istituto di istruzione superiore Tassara Ghislandi di Breno, per indicare Luciano Di Nardo, un docente e consulente dei grandi marchi della moda di origine camuna arrivato nella scuola brenese insieme alla segretaria Giusy Seganti e a Laura Domina, docente dei corsi di modellistica dell’accademia di Di Nardo.
È stata una visita programmata, per inaugurare virtualmente il percorso di formazione affidato proprio alla scuola del «guru» dedicata a una figura professionale innovativa: il «Fed», Fashion engineer designer. Si tratta di un percorso di istruzione che vede l’istituto brenese come capofila, assistito da diversi partner e sostenuto dal cofinanziamento del Fondo sociale europeo, dei ministeri del Lavoro e dell’Istruzione e della Regione. Sono una ventina i giovani fra i 18 e i 29 anni, tutti già diplomati, che sotto la guida di Laura Domina stanno partecipando da dicembre nel Tassara Ghislandi a questo stage gratuito articolato su mille ore, 500 delle quali in azienda (nelle imprese partner del progetto, ovvero Cotonella di Sonico, Daritex di Rogno e Manifatture tessili bresciane di Sellero) e che terminerà il prossimo settembre con la consegna agli studenti di un certificato di specializzazione tecnica superiore che corrisponde al livello 5 dell’Eqf (il Quadro Europeo delle qualifiche).
In questa occasione Di Nardo si è rivolto direttamente alle ragazze corsiste spiegando che «questa figura di stilista che sa creare il progetto si muove agilmente in azienda a 360° grazie alle competenze acquisite da noi, che consentono di operare in vari settori, dallo stile ai modelli, dal prodotto al controllo della qualità, passando per comunicazione e marketing. E tutte queste professionalità in una facilitano l’accesso al lavoro».
«SONO tantissimi i giovani a spasso e altrettanti sono quelli che hanno “provato” il mondo della moda - ha aggiunto l’esperto - e io vi invito a insistere e a sacrificarvi perchè c’è posto per portare questa cultura ovunque. La possibilità di lavoro esiste e sono gli addetti che mancano».
Roberta Pugliese, dirigente scolastico dell’istituto, ha aggiunto: «Bisogna crederci. Noi abbiamo creato un tavolo tecnico con gli attori coinvolti nel percorso di formazione e ci aspettiamo un dialogo costruttivo».
Infine, tornando a Di Nardo, è appena stato invitato con altri tre marchi internazionali a presentare la sua idea di collezione per gli abiti della neo first lady statunitense Melania Trump.