«La Valle dei Segni in tavola incontra il Sebino» è l’idea dell’Associazione ristoratori Valle Camonica presieduta dallo chef Marco Bezzi.
Sono venti i ristoranti aderenti all’iniziativa enogastronomica, quattro dei quali operanti sul lago d’Iseo, mentre spicca l’adesione massiccia degli esercizi di Borno (ben quattro).
È poi perlomeno significativo che nell’iniziativa in programma fino al prossimo 12 novembre figurino anche tre ristoranti iscritti alle «Settimane della gastronomia camuna» del Gruppo Ristoratori Valle Camonica, di Confesercenti e FiepeT, La Storia di Montecchio, del quale è responsabile il presidente dello stesso Gruppo Ristoratori di Valle Camonica; Mino D’Amico, Giardino di Breno, condotto da Antonella Castellani, vice di D’Amico e Pizzcamì di Borno di Gianluca Zorzi. Che sia un segno di distensione fra le due sigle della ristorazione valligiana?
L’associazione presieduta da Marco Bezzi ha affidato a Riccardo Lagorio, giornalista, scrittore ed esperto di enogastronomia, il compito di spiegare la rassegna: «La Valle Camonica risponde con una ristorazione che nel suo complesso sa esaltare le produzioni locali e pasteggia con i vini di Valle Camonica: sicura di sé, allarga il proprio orizzonte ed invita a fare altrettanto nei territori vicini, Sebino e Franciacorta».
L’Associazione Ristoratori in occasione della rassegna ha istituito un premio fedeltà che verrà assegnato a chi nel corso della manifestazione avrà cenato in quattro differenti ristoranti aderenti: il titolare del locale apporrà un timbro sul modello presentato dal cliente ed al raggiungimento dei quattro sigilli gli verrà consegnato un cesto di prodotti locali, il 13 novembre all’Enoteca VinCenter di Capo di Ponte a chiusura della rassegna.
Nell’ambito del progetto «La Valle dei Segni in Tavola incontra il Sebino» si svolgono delle giornate formative riservate agli chef sulle produzioni locali: lunedì 16 sarà la volta della Cantina Cà del Bosco di Erbusco, con visita e cena.L.RAN.