valcamonica

Largo all’acqua del sindaco (di Malegno): è migliore della minerale

di Claudia Venturelli
L’invito a berla tagliando le spese e la plastica è ora affiancato da analisi chimiche che ne sanciscono la grande qualità

Non si vende nella bottega del paese e nemmeno al supermercato, ma è a disposizione di tutti i residenti semplicemente aprendo il rubinetto. È la «nuova» acqua di Malegno; o se vogliamo l’«acqua del sindaco», ed è più economica, a bassissimo impatto e di ottima qualità.

L'acqua del rubinetto è migliore di quella in bottiglia

Oggi questi non sono più solo dei luoghi comuni ricorrenti soprattutto nei paesi di montagna, ma dati certi provati da analisi effettuate dall’Istituto Tassara Ghislandi di Breno; analisi che affermano che l’acqua di Malegno e di Cividate è migliore di quella che si è soliti acquistare al supermercato. Il progetto, voluto dal Comune e dall’Istituto comprensivo che ha seguito le varie fasi dalla campionatura alle analisi, è arrivato alla fase finale ed è stato presentato ai ragazzi, ai quali è stata donata una bottiglia di vetro con una calza che identifica il nuovo brand, «l’Acqua del sindaco».

«L’oro blu che viene distribuito in rete a Malegno è sicuro, è un dato di fatto - spiega il vicesindaco Marco Sigala -, è buono e ha un residuo fisso particolarmente basso. Insomma è paragonabile a quello in bottiglia, ma con molti vantaggi in più: sicuramente la minor produzione di plastica, il conseguente minor utilizzo di materie prime e il minor consumo di energia, con l’azzeramento della dispersione di gas serra nell’ambiente. Cosa non secondaria per le famiglie, permette anche un buon risparmio dal punto di vista economico».

Le analisi

Per digeribilità e sali minerali, il tesoro che scende da Lozio ai rubinetti di Malegno è paragonabile a molti di quelli etichettati e in commercio. Secondo la normativa europea la durezza non deve superare i 50° francesi: a Malegno la misurazione si ferma a 10,2, a Cividate a 11. Così anche per altri parametri: il progetto ha portato a scoprire che tutti sono ampiamente entro i limiti.

Il piano prosegue

Questa campagna che condensa ambiente e economia è partita dai bambini, inclusi in tutte le fasi, per arrivare a tutti, con l’obiettivo di convincere anche i più scettici a fidarsi dell’acqua pubblica, controllata al pari di quella in bottiglia. Porterà a risparmiare, si è calcolato, fino a mille euro all’anno a famiglia. Ora con la scuola si pensa a proseguire con la sensibilizzazione, con la visita della sorgente e delle vasche di accumulo dell’acquedotto, così da completare il ciclo dell’acqua e rendere i bambini sempre più consapevoli del bene prezioso che rappresenta.

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