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Lozio, muore un mese dopo il drammatico frontale: la vittima è Massimo Donina

di Paolo Cittadini
L'uomo di 59 anni, il 15 gennaio era rimasto coinvolto con il figlio in uno scontro con un camion sulla statale 42

Per un mese ha lottato tra la vita e la morte in un letto dell’ospedale San Gerardo di Monza dove era stato trasportato dopo essere rimasto vittima di un gravissimo incidente stradale lungo la statale 42 del Tonale e della Mendola, in territorio di San Paolo d’argon in provincia di Bergamo. La battaglia di Massimo Donina, 59enne nato a Ceto e residente a Lozio, è terminata ieri, 14 febbraio.

Troppo gravi le ferite riportate nello scontro tra il furgone su cui viaggiava con il figlio e un mezzo pesante guidato da un 56enne di Credaro, in provincia di Bergamo. Le sue condizioni erano subito apparse gravissime. Per un mese i medici del San Gerardo hanno fatto di tutto per tenerlo in vita, ma ieri il cuore del 59enne camuno ha cessato di battere.

La dinamica dello scontro

Il violento scontro era avvenuto la mattina, erano circa le 8, dello scorso 15 gennaio. Donina era su un furgone con il figlio e insieme stavano raggiungendo la Valle d’Aosta dove avrebbero dovuto svolgere, come trasfertisti, alcuni lavori per conto dell’azienda edile della Valtellina per cui erano dipendenti. All’improvviso il mezzo su cui stavano viaggiando era finito frontalmente contro un camion che procedeva nell’opposto senso di marcia. Donina e il figlio 27enne erano rimasti feriti gravemente.

I due erano stati estratti dalle lamiere dai vigili del fuoco inviati sulla statale 42 dal comando provinciale di Bergamo. L’operaio 59enne di casa a Lozio era stato trasportato a Monza, mentre il figlio era stato ricoverato al Giovanni XXIII di Bergamo. Era invece rimasto praticamente illeso, un miracolo vista la violenza dello scontro, il conducente del mezzo pesante coinvolto nello schianto. Mentre le condizioni del figlio sono migliorate con il passare dei giorni (il ragazzo sta già affrontando la prima fase della riabilitazione), così non è stato per quelle di Massimo Donina. L’uomo, infatti non si sarebbe mai ripreso dal giorno del suo ricovero in ospedale. Troppo gravi le lesioni riportate nello scontro.

Indagine e dolore

La procura di Bergamo, che ha aperto un fascicolo per omicidio e lesioni stradali, ha disposto il sequestro della salma del 59enne. Terminati gli accertamenti, il pm firmerà il nulla osta per la restituzione del corpo dell’uomo ai familiari per la fissazione dei funerali e la loro celebrazione. Massimo Donino lascia la moglie Barbara e un’altra figlia.

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