Malegno? È una «comunità educante»

di C.VEN.
Malegno ha visto premiata la propria attività di promozione sociale
Malegno ha visto premiata la propria attività di promozione sociale
Malegno ha visto premiata la propria attività di promozione sociale
Malegno ha visto premiata la propria attività di promozione sociale

La bacheca dei riconoscimenti incassati dal Comune di Malegno si arricchisce. Stavolta con quello avuto dalla Fondazione Sodalitas in collaborazione con l’Anci nell’ambito dell’evento «Cresco Award - Città sostenibili», un contest che fa risaltare l’impegno dei municipi italiani per lo sviluppo sostenibile dei rispettivi territori in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Malegno, vincitore nella categoria comuni entro i cinquemila abitanti, si è distinto con il progetto «Comunità educante», che come ricorda il sindaco Paolo Erba «racconta della nostra strategia di investire sull’educazione come strumento per far restare le famiglie nei piccoli paesi montani. Il lavoro svolto per costituire Malegno comunità che educa, associazione che unisce tutte le realtà a tema del territorio, portato avanti con l’associazione Comuni virtuosi e finanziato in parte dalla Fondazione Cariplo, è una buona prassi apprezzata oltre i confini della valle». TANTO DA meritare appunto un premio utile a moltiplicare le buone pratiche: «In questi cinque anni, i numeri raccontano che sono raddoppiati i bambini e gli adolescenti che gravitano su Malegno per i servizi educativi, aumentando anche il numero dei posti di lavoro dedicati», aggiunge Erba. È stato riconosciuto anche il palinsesto realizzato durante il lockdown di primavera, quando si è creata una comunità virtuale fatta di corsi, incontri, sport a distanza, preghiere con il parroco, cucina, ginnastica e video storici, «insomma, tutto quello che consente a una comunità di essere comunità. Hanno partecipato a questa attività mediamente circa 400 malegnesi al giorno, ed è stato tutto gestito da volontari». «PROGETTI come questi incontrano la necessità di rendere i territori sostenibili e resilienti, per offrire una migliore qualità della vita alle persone che li abitano». aggiunge Enrico Falck, presidente della Fondazione Sodalitas. •

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