Maltempo, il bilancio finale è da paura

di Luciano Ranzanici
Alberi spezzati dal vento e paesaggi lunari:  202 gli ettari di bosco che hanno subito danni in ValcamonicaI  primi interventi di pulizia nei boschi di CortenoL’esondazione del torrente Frigna a Ceto
Alberi spezzati dal vento e paesaggi lunari: 202 gli ettari di bosco che hanno subito danni in ValcamonicaI primi interventi di pulizia nei boschi di CortenoL’esondazione del torrente Frigna a Ceto
Alberi spezzati dal vento e paesaggi lunari:  202 gli ettari di bosco che hanno subito danni in ValcamonicaI  primi interventi di pulizia nei boschi di CortenoL’esondazione del torrente Frigna a Ceto
Alberi spezzati dal vento e paesaggi lunari: 202 gli ettari di bosco che hanno subito danni in ValcamonicaI primi interventi di pulizia nei boschi di CortenoL’esondazione del torrente Frigna a Ceto

La devastante ondata di maltempo di fine ottobre, tra frane, smottamenti, cedimenti ed esondazioni, ha provocato ingenti danni in tutta la Valle. Un disastro senza precedenti, sono i numeri a dirlo: 202 gli ettari di bosco nei quali gli alberi sono stati divelti o spezzati dalla furia del vento, 40,3 i chilometri di strade forestali danneggiati in vario modo, 19 i comuni tra alta e media valle (ufficialmente sono 15 perché alcuni risultano accorpati) alle prese con il post emergenza. IL BILANCIO. Tra quelli che avevano sofferto le maggiori ripercussioni dal punto di vista forestale figurano Sonico (25 ettari di bosco e 4,5 chilometri di strade forestali danneggiate), Saviore (20 ettari di bosco distrutto e 1,55 chilometri di strade), Ponte di Legno (30 ettari di foreste e 1 chilometro di strade), Paisco Loveno (15 ettari e 3 chilometri) e Paspardo (15 ettari e 2 chilometri). Grazie all’intervento dell’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi, e con il coordinamento della Comunità Montana della Valle Camonica, ai comuni che hanno subito danni sono stati assegnati 1,906 milioni di euro, fondi che serviranno per la realizzazione del primo programma di interventi. Lo stesso ente comprensoriale, sempre nel medesimo ruolo e di concerto con le singole amministrazioni, aveva poi messo a punto un secondo piano di intervento che riguarda 31 comuni da Ponte di Legno ad Artogne, sempre inerente gli ettari di boschi e i tratti di strade forestali da sistemare, per un totale di 9,785 milioni di euro. Questo programma vede il Comune di Ceto al vertice della graduatoria con un importo totale di 1,53 milioni di euro da investire per la sistemazione dei boschi abbattuti per 80 ettari (1,2 milioni) e dei 7 chilometri di strade forestali d’accesso (330.000 euro). L’area più colpita fu la Valpaghera, dove si trovano la quasi totalità delle piante schiantate. ALTRI INTERVENTI sopra il milione di euro, per essere precisi 1,31, saranno a carico del Comune di Sonico, che dovrà sistemare ben 113 ettari di bosco abbattuti per 1,1 milioni di euro e 2,5 chilometri di strade forestali per 210.000 euro. Le zone più colpite? La Val Malga, il Ponte del Guat, le malghe Premassone e Frino, Casadecla e località Sbriser. Di poco sotto il milione (808.000 euro) il valore degli interventi che saranno attuati dal Comune di Paisco Loveno: 650.000 euro per riparare agli schianti degli alberi e 158.000 euro per le strade d’accesso. Le zone interessate sono la Val di Scala e Sparsinica-Cà del Latte-Trecciolino Enel con 65 ettari di bosco e 7,2 chilometri di strade da recuperare. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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