Niardo, l'ondata di fango e detriti ha lasciato ferite indelebili

di Luciano Ranzanici
Ad oltre un anno dall’alluvione non si vede una soluzione per lo smaltimento dei cumuli di rocce ammassati a bordo strada
Il materiale riconducibile all'alluvione accumulato nel territorio di Losine
Il materiale riconducibile all'alluvione accumulato nel territorio di Losine
Il materiale riconducibile all'alluvione accumulato nel territorio di Losine
Il materiale riconducibile all'alluvione accumulato nel territorio di Losine

La ricostruzione procede in modo positivo, dopo l’alluvione del luglio dello scorso anno, ma i ristori un po’ meno per i notevoli ritardi fin qui accumulati dall’ente erogatore: lo Stato. Intanto le montagne di sassi e massi occupano diverse zone, opportunamente recintate, del paese. In particolare in località Crist ed anche di Losine e Braone. Il materiale scaricato a valle dai torrenti Re e Cobello è stato raccolto in rilevanti quantità ma ad oggi, ad oltre un anno, non ci sono novità sul loro smaltimento.

Cumuli di detriti

La competenza è della Regione che ha facoltà di venderlo o di trasportalo in un altro luogo. Per i massi accumulati in depositi temporanei, la stessa Regione aveva emesso un bando d’alienazione andato però deserto. Vano il tentativo del sindaco Carlo Sacristani di sbloccare la situazione attraverso vari politici ma a tutt’oggi non ha ricevuto alcuna risposta. Pertanto gli enormi cumuli sono tutt’ora visibili. Succede nell’area adiacente la proprietà della società Castedil, oppure dell’Agrimacelleria di Claudio Surpi e in un grande terreno a fianco della ciclabile che scorre fra Losine e Braone.

È stato invece sgomberato recentemente da detriti, arbusti e rami il campetto sportivo comunale mentre il parco giochi attende analogo intervento per ridare la funzionalità all’intero complesso ludico, ricreativo e sportivo. Sull’erogazione dei ristori statali lo stesso sindaco Sacristani non ha ancora ricevuto notizie certe e proprio in questi giorni ha provveduto alla distribuzione dei contributi derivanti dalle donazioni pervenute al Comune, fra le quali quelle della Diocesi.

A 98 tra famiglie e ditte che hanno avuto i loro beni lesionati dall’evento alluvionale, sono stati assegnati importi fra i trecento e i mille trecento in proporzione ai danni subiti. Ad oggi l’amministrazione comunale ha destinato complessivamente 73mila 200 euro mentre altre le lettere d’accompagnamento sono a firma oltre che del primo cittadino anche di don Fabio Mottinelli, che è stato parroco di Niardo fino allo scorso ottobre prima d’essere destinato a Gianico, Piazze ed Artogne.

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