Persone fragili e famiglie: c’è un nuovo punto d’ascolto

Breno La sede dei due nuovi servizi socioassistenziali
Breno La sede dei due nuovi servizi socioassistenziali
Breno La sede dei due nuovi servizi socioassistenziali
Breno La sede dei due nuovi servizi socioassistenziali

C’è una preziosa sinergia tra pubblico e privato all’origine della nascita, a Breno in piazza Tassara, a fianco della Comunità montana, di due nuovi servizi: lo Sportello territoriale integrato di protezione giuridica e il Centro per la famiglia. Sono entrambi obiettivi raggiunti dall’Ats di Valcamonica nel ruolo di capofila, dall’assessorato alle Politiche sociali della Comunità montana, dal Forum territoriale del Terzo settore, dall’Alleanza per la salute mentale e dall’Anffas, e rappresentano, secondo le parole dei promotori, «un centro d’eccellenza per gli ambiti sociale e sociosanitario» che incontra gratuitamente i bisogni della gente per migliorarne il benessere». Lo Sportello di protezione giuridica è stato costituito in collaborazione con lo Sportello di prossimità, che è di competenza dei Comuni, e quello analogo in capo all’Asst, con il supporto dei volontari del Terzo settore. A cosa serve? A fornire risposte rapide alle necessità degli amministrazione di sostegno aiutando i tutori nella non facile gestione delle pratiche burocratiche, indispensabili per curare gli interessi delle persone con disabilità. La novità consente di evitare gli spostamenti in città per raggiungere il Tribunale, e grazie all’accordo sottoscritto proprio col palazzo di Giustizia di Brescia, personale qualificato sarà in grado di fornire risposte appropriate alle necessità del territorio. In pratica accorcia la distanza fra la valle e la città all’utenza più fragile. Il Centro per la famiglia è nato dalla collaborazione fra l’Ats e l’Asst camuna, e affianca le famiglie «che incappano in momenti di smarrimento e crisi determinati dalle cause più disparate». Psicologi e assistenti sociali sono a disposizione per costruire soluzioni personalizzate per vari problemi: si passa dai consulti alla predisposizione di percorsi che coinvolgono i nuclei familiari dall’infanzia alla terza età. Alla presentazione c’erano Maurizio Morlotti, direttore sociosanitario dell’Asst, Alfredo Domestici per il Terzo settore e la direttrice di Distretto, Giuseppina Barcellini.•. L.Ran.

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