Prevenzione al femminile «Ottobre in rosa» regala bustine di zucchero

La «Staffetta in Rosa» di Ats Montagna è in pieno svolgimento, fino a sabato prossimo sul territorio dell’Alto Lago, della Valle Camonica e della Valtellina, ma «Ottobre in Rosa» non si limita alla sola camminata perché in valle un folto gruppo di donne sta promuovendo iniziative sulla prevenzione e per la lotta contro il tumore al seno anche nei vari paesi e sempre per conto dell’Andos di Valle Camonica/Sebino. Per «Valsaviore in Rosa» viene ripresa proprio l’idea lanciata da Fulvia Glisenti, presidente dell’associazione, a livello comprensoriale: fino alla fine del mese vengono offerti a 5 euro sacchetti con 30 bustine di zucchero colorate di rosa, il cui ricavato andrà proprio alle attività di Andos. L’iniziativa sostenuta dall’Unione dei Comuni della Valsaviore e dall’associazione culturale Casa Panzerini di Cedegolo vede come referenti Roberta per Berzo Demo (tel.329 4904379), Francesca per Cedegolo (tel. 349 8533342), Rosa per Cevo (tel. 329 2505221), Elisa per Saviore (tel. 388 6943505) e Agostina per Sellero (tel.333 8487234). A loro gli interessati a sostenere Andos, privati, bar, ristoranti ecc. si devono rivolgere per prenotare i sacchetti di zucchero. Le bustine colorate saranno consegnate a partire da martedì 20 ottobre. IN VALCAMONICA si moltiplicano le iniziative promosse da Andos in ottobre, mese da sempre è dedicato alla prevenzione. Tante le azioni informative sulla salute delle donne già svolte, diversi gli eventi di solidarietà. Fulvia Glisenti ha messo in cartellone per giovedì 29 a Gianico in biblioteca (ore 20,30) la presentazione del libro fotografico di Costanza Zanardini «Da donna a donna» e l’incontro con l’autrice, sabato 31 all’Eremo dei santi Pietro e Paolo di Bienno si svolgerà un convegno. Fino al 31 ottobre tanti edifici civici e monumenti di paesi della Valle Camonica vengono illuminati di rosa e su tutti particolarmente significativi e ad effetto, a Breno sono il palazzo municipale, la pala di Callisto Piazza nella chiesa di Sant’Antonio, la copia della statua della Minerva nelle adiacenze del Comune e naturalmente il Castello.