Tasse, lavori e politica Il Comitato «ribelle» ora graffia con la satira

Una delle vignette diffuse dal Comitato per Montecampione
Una delle vignette diffuse dal Comitato per Montecampione
Una delle vignette diffuse dal Comitato per Montecampione
Una delle vignette diffuse dal Comitato per Montecampione

Meglio lo scrittura o la vignetta? Quale dei due mezzi risulta più immediato sul fronte della comunicazione a larga scala? Fino a qualche settimana fa il Comitato per Montecampione puntava solo sullo scritto per le sue corpose filippiche contro i Comuni di Artogne e Piancamuno, accusati di non prendere in carico la gestione dei servizi a valenza pubblica del comprensorio turistico, oppure dirette al Consorzio dei Residenti, nel mirino perché, dal punto di vista del Comitato, si considera «l’erede degli obblighi di Alpiaz». Di recente però gli attivisti della «fronda» si sono probabilmente posti delle domande sull’efficacia della loro azione politica, e hanno deciso di arricchire gli interminabili post pubblicati in internet con l’acidità critica di una vignetta. La prima uscita è stata affidata al cartoonist milanese Athos, e ha avuto come oggetto la tassa di soggiorno la cui istituzione è stata decisa di recente dal Comune di Artogne: un fumetto con un gioco di parole per dire che a Montecampione solo il tasso attendeva la tassa artognese. SEMBRAVA una parentesi chiusa, e invece a distanza di una quindicina di giorni ecco la seconda satira grafica. Stavolta il focus della matita è stato rappresentato dalla prevista costruzione di un bacino di accumulo idrico in Bassinale «arricchito» dal disegnatore dall’attrezzatura per la navigazione pronta a valle, in caso di eventuali esondazioni. Non si è salvato neppure l’abbandono dell’albergo di quota 1200, e nemmeno il divorzio di Piancamuno dall’Unione dei Comuni della bassa valle. Un’ironia graffiante che stimola il sorriso e alleggerisce le paginate cui finora aveva abituato il Comitato per Montecampione. Athos Careghi è emiliano di nascita, ma vive e lavora a Milano e la stazione turistica camuna la conosce bene. Le sue vignette hanno trovato spazio su giornali, riviste e periodici nazionali e una striscia molto nota è quella di Fra Tino, simpatico frate che sul Giornalino mette in pratica il «castigat ridendo mores». Ora le sue frecciate in punta di matita hanno trovato ispirazione anche a Montecampione. D.BEN.

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