Terme, il brindisi a Natale 2023 Ma che fine ha fatto la zip line?

Sul fondo  del cantiere da cui nasceranno le terme di Ponte di LegnoL’aspetto  attuale del nascente complesso di piazzale Europa
Sul fondo del cantiere da cui nasceranno le terme di Ponte di LegnoL’aspetto attuale del nascente complesso di piazzale Europa
Sul fondo  del cantiere da cui nasceranno le terme di Ponte di LegnoL’aspetto  attuale del nascente complesso di piazzale Europa
Sul fondo del cantiere da cui nasceranno le terme di Ponte di LegnoL’aspetto attuale del nascente complesso di piazzale Europa

Adesso c’è una data (quasi) ufficiale: i lavori, che vanno al galoppo, per la costruzione del centro termale di Ponte di Legno, in piazzale Europa, saranno terminati per il Natale del 2023. In quei giorni si festeggerà un intervento da oltre 24 milioni di euro commissionato dalla società impiantistica Sit. Nel ventre del cantiere, a quasi 15 metri di profondità, sta prendendo forma l’enorme piattaforma di calcestruzzo progettata, oltre che per sostenere la struttura ideata dall’archistar Marco Casamonti, per chiudere ermeticamente alla base la grande vasca creata per evitare che l’acqua presente in grande quantità nelle cavità del terreno possa in futuro penetrare nelle fondazioni e allagare i locali ai piani inferiori dell’edificio. Si avvicina sempre più l’obiettivo di completare la platea e quindi di finire le opere speciali, che tra l’altro hanno visto la costruzione del gigantesco contenitore impermeabile. «I getti dovrebbero finire la prima settimana di agosto - dice il presidente della società ed ex sindaco Mario Bezzi -, e dopo lo stop della settimana di ferragosto potremo iniziare con le opere di sopraelevazione del fabbricato, e finalmente potremo iniziare a vedere qualcosa anche fuori terra». Tra circa un mese, quindi, decollerà la seconda fase dell’ambizioso progetto e a quel punto Bezzi è certo che il cantiere proseguirà senza intoppi. «Il prossimo obiettivo che ci siamo posti - prosegue - è completare entro la fine del prossimo anno l’elevazione e la chiusura della struttura, per poter sfruttare anche l’inverno per i lavori impiantistici all’interno». Tutti sperano che il taglio del nastro possa avvenire prima delle Olimpiadi invernali del 2026, che vedono Ponte di Legno candidata a ospitare le gare di scialpinismo. «Ce la faremo prima - assicura e conclude Bezzi -: contiamo infatti di avere pronto tutto per il Natale del 2023». Prodigo di particolari e date sulle terme, il presidente della Sit non lo è altrettanto quando si accenna alla zip line: l’impianto che da Valbione scende fino alla partenza della seggiovia omonima. Bezzi preferisce non dire nulla su quest’altra infrastruttura finanziata dalla società impiantistica che, con le terme e altri progetti in itinere, dovrebbe far fare un ulteriore salto di qualità alla località. I primi temerari avrebbero dovuto sfrecciare tra gli abeti nel luglio del 2020. Dopo un travaglio progettuale e costruttivo, un anno fa tutto era pronto per il debutto della discesa adrenalinica di 1,3 chilometri e con un dislivello vicino ai 300 metri. Ma qualcosa andò storto in fase di collaudo e da allora sulla vicenda è calato il silenzio. Da qualche giorno sarebbero in corso nuove verifiche di carrelli e sistemi tecnologici, e qualcuno azzarda il via nella prima decade di agosto. Ma anche su questa ipotesi Bezzi tiene la bocca chiusa e rimanda alla società Fly Emotion, responsabile di realizzazione e gestione; ma i responsabili dell’impresa sono al momento irraggiungibili.•.

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