Corteno, laghetto artificiale armerà i cannoni: neve a prova di cambiamenti climatici

di Lino Febbrari
La «panoramica» del Baradello - la pista più lunga illuminata d’Europa - che fa parte del comprensorio sciistico Aprica- Corteno Golgi, si presenta con un’importante novità infrastrutturale
La novità Il bacino idrico che consentirà alla pista Baradello di non avere problemi d’innevamento
La novità Il bacino idrico che consentirà alla pista Baradello di non avere problemi d’innevamento
La novità Il bacino idrico che consentirà alla pista Baradello di non avere problemi d’innevamento
La novità Il bacino idrico che consentirà alla pista Baradello di non avere problemi d’innevamento

 A pochi giorni dal via della nuova stagione invernale, la «panoramica» del Baradello - la pista più lunga illuminata d’Europa - che fa parte del comprensorio sciistico Aprica- Corteno Golgi, si presenta con un’importante novità infrastrutturale. Si tratta di un invaso artificiale di grandi dimensioni realizzato in quota, che, grazie alla estesa rete di condutture interrate, alle aste e ai cannoni dislocati in numerosi punti consentirà di mantenere costantemente innevare tutto il tracciato nel malaugurato caso che nei prossimi mesi il cielo non regali abbastanza neve naturale da garantire il divertimento agli appassionati.

«In effetti da poco tempo abbiamo ultimato i lavori del nuovo bacino idrico – spiega Marco Delbono, amministratore delegato della “Baradello 2000”, la società pubblico-privata che nei primi anni del nuovo millennio diede corpo alla seggiovia che dopo trent’anni di attività sostituì il precedente, obsoleto impianto di risalita -. Un’opera indispensabile se si vuole garantire lo sci nonostante i cambiamenti climatici, che abbiamo iniziato a metà aprile e conclusa con tempistiche da record solo un paio di settimane fa. Si tratta sostanzialmente di una grande vasca di accumulo che contiene complessivamente oltre 56mila metri cubi d’acqua, corredata da tutte le attrezzature e i macchinari che, appunto, ci permetteranno di imbiancare il nostro comprensorio anche in mancanza di consistenti precipitazioni nevose».

L’investimento


La costruzione del laghetto artificiale ha comportato un esborso complessivo superiore ai 2,8 milioni di euro. «Un investimento consistente sostenuto dalle istituzioni che hanno consentito di trasformare in un’opera compiuta il progetto che da anni custodivamo in un cassetto. Grazie quindi a Comunità montana e Consorzio Bim di Vallecamonica, che insieme hanno messo sul tavolo un milione di euro, al Comune di Corteno Golgi che nelle pieghe di bilancio ha trovato 500 mila euro e anche a Palazzo Lombardia che tramite un bando ci ha concesso circa 400 mila euro. Il resto dell’investimento lo andremo a saldare con nostre risorse».

Una struttura che va ad arricchire una ski area decisamente da qualche anno sulla ribalta internazionale, oltre che per la bellezza del tracciato che si insinua tra le abetaie, anche e soprattutto perché da quando un lungo tratto della pista alle porte di Aprica è stato illuminato è diventata un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti delle discese in notturna. «La decisione di posare decine di grandi lampioni per illuminare a giorno la pista è stata sicuramente molto onerosa per la nostra società – ammette Delbono -, ma ritengo sia stata una scelta ponderata, giusta, per stare al passo con le altre stazioni invernali, e che negli anni ci ha ripagato con una notevole affluenza di utenti amanti di inforcare gli attrezza dopo il calare del sole. Effettuiamo questo servizio – aggiunge l’amministratore della Baradello - tutti i giovedì e i sabato che sono riservati alle discese, mentre le serate del venerdì sono dedicate esclusivamente agli appassionati dello scialpinismo». Condizioni meteo permettendo (intanto, complice l’abbassamento delle temperature e potendo contare sulla riserva idrica in altura, da giorni i cannoni sono entrati in azione l’apertura della ski area è fissata per sabato 2 dicembre.

Suggerimenti