La serata di follia è iniziata con una lite tra immigrati. Superata la prima fase, uno dei protagonisti dello scontro, anche questo avvenuto nell’area dello scalo ferroviario, ha sfogato la propria rabbia danneggiando ogni cosa che gli è capitata a tiro nella stazione di Breno. E a qualche giorno dall’episodio, sono ancora evidenti i segni lasciati sulle attrezzature e sulle strutture dello spazio pubblico da un trentenne di origine nigeriana.
L'altro ieri, dopo che il personale di Trenord aveva provveduto a transennare col nastro la parte dell’edificio di viale Tassara direttamente adiacente ai binari e al centro del «raid», rimuovendo e accatastando gli arredi divelti e gettati sulle rotaie, chi arrivava a Breno in treno si trovava di fronte a uno scenario sconsolante.
Una scena da incubo
Probabilmente sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti, manifestando un furore folle di fronte ad alcuni passeggeri impauriti, il protagonista dell’episodio ha distrutto con un sasso tutto quanto si è trovato davanti. L’elenco degli arredi e delle strumentazioni è lungo: dopo essersi accanito sulle tre porte a vetri degli ex uffici, della sala movimento e della sala d’aspetto danneggiandole seriamente, ha divelto alcuni portarifiuti staccandoli dai supporti e buttandoli sui binari.
La stessa sorte è toccata ai tavolini e alle panchine in metallo, poi, non ancora soddisfatto ha strappato un defibrillatore dal basamento dove era alloggiato sul muro, proprio all’ingresso dalla stazione. Infine per completare l’opera ha scagliato un sasso rompendo un finestrino di un treno sul secondo binario. La follia distruttiva è stata filmata da alcuni presenti e da un passeggero a bordo del treno in sosta, e una persona che si trovava sulla banchina ha fatto arrivare una pattuglia di carabinieri della Compagnia: il 30enne è stato bloccato e portato in ospedale da un’ambulanza della Croce rossa. E poi denunciato per danneggiamenti.