Stagione positiva

Valcamonica, turismo al top: le piste fanno il tutto esaurito

di Lino Febbrari
Il comprensorio sciistico Pontedilegno-Tonale dal 23 dicembre a ieri ha fatto registrare la presenza di 120.000 sciatori. Massiccia la presenza di italiani

La Valcamonica chiude il 2023 e apre il 2024 con numeri top per il turismo: il comprensorio sciistico Pontedilegno-Tonale dal 23 dicembre a ieri ha fatto registrare la presenza di 120.000 sciatori. Numeri davvero importanti, che fanno capire come sia ancora tanta la voglia di montagna, e come nel comprensorio si possa sciare con divertimento. La località dalignese peraltro è stata tra le mete più ambite dagli italiani per Capodanno: secondo la classifica del portale Holidu.it, specializzato in prenotazione di case e appartamenti di vacanza, c'è Livigno davanti a Bormio e Roma, con Roccaraso e Campiglio a completare la top 5 e quindi Ponte.

Massiccia la presenza di italiani, mentre per gli stranieri si attendono le settimane bianche, con provenienza soprattutto da Polonia, Repubblica Ceca e Regno Unito. E giovedì ancora grande spettacolo perchè stata anticipata la fiaccolata sulla pista Paradiso, l’ultima del periodo di Capodanno dopo che quelle precedenti hanno avuto un grande successo di pubblico. E successo ha riscosso anche la novità «Regala uno skipass», per fare un omaggio da utilizzare entro il Primo maggio.

Insomma, tutto va per il verso giusto: «Il pienone era nell'aria da settimane- confessa Manuela Bezzi, presidente dell'associazione albergatori dell'Alta Valle - ma sicuramente non ci aspettavamo di avere così tanta gente nelle nostre strutture: senza ombra di smentita possiamo dire che per 3-4 giorni c'è stato veramente il tutto esaurito. Prevalentemente come al solito in questo periodo la clientela è italiana, gli stranieri arriveranno per le settimane bianche dopo l'Epifania. Siamo davvero soddisfatti, anche se dalla vigilia di Natale fino alle ultime ore abbiamo dovuto sottoporci a un tour de force incredibile per riuscire a soddisfare il maggior numero possibile di clienti. Il successo riportato finora - conclude l'albergatrice - lo dobbiamo esclusivamente al grande lavoro svolto dai tecnici delle società per mantenere perfette le piste malgrado la poca neve naturale». Insomma, dal punto di vista del turismo e dell’attività sportiva le cose stanno funzionando molto bene in questo passaggio dal 2023 al 2024; ma sotto altri aspetti non sono mancati problemi.

La viabilità e i guai


Il successo del turismo è infatti ben visivamente rappresentato dalle migliaia di veicoli incolonnati per ore, soprattutto nel tardo pomeriggio di San Silvestro ma anche a Capodanno, dall'uscita delle gallerie della superstrada a Forno Allione fino alle piste da sci di Pontedilegno e Aprica-Corteno. Lunghe ore infernali: a rimetterci, come sempre, la pazienza (e anche la salute) dei cittadini dei borghi attraversati dalla 42 e dalla 39. Le situazioni più critiche, al collasso in alcuni frangenti, alle rotonde dei supermercati di Sonico e nel centro di Edolo, nei pressi dello snodo nevralgico della galleria austroungarica. E risalendo verso la capitale turistica dell'alta Valle enormi ingorghi si sono verificati nelle due direzioni a Vezza d'Oglio e Temù.

Le stesse criticità le hanno riscontrate gli automobilisti diretti all'Aprica e in Valtellina. Ma è stata Edolo (come sempre) a subire maggiormente i disagi: tutte le vie dell'abitato sono state bloccate da auto e camper, impedendo in alcuni frangenti perfino l'accesso all'ospedale e l'uscita dei mezzi di soccorso. Un’ambulanza con a bordo un anziano a rischio coronarico è rimasta intrappolata e solo il senso civico di alcuni residenti, che si sono sostituiti alle forze dell'ordine nel regolare la circolazione, ha permesso ai soccorritori di proseguire la difficoltosa marcia verso il pronto soccorso. 

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