Veleni e motori, un doppio no
alle proposte ambientaliste

di Lino Febbrari
Le auto da  rally continueranno a sfrecciare  nel parco dell’Adamello
Le auto da rally continueranno a sfrecciare nel parco dell’Adamello
Le auto da  rally continueranno a sfrecciare  nel parco dell’Adamello
Le auto da rally continueranno a sfrecciare nel parco dell’Adamello

Ordinaria amministrazione e scelte più strettamente politiche si sono incrociate, l’altra sera, durante l’assemblea dei delegati dell’Unione dei comuni della Valsaviore. Sul tavolo c’erano infatti anche le due questioni sollevate il mese scorso da un consigliere di minoranza del Comune di Cedegolo: l’attività del comitato che era stato creato per discutere (e possibilmente affrontare) le questioni ambientali e la richiesta di uno stop alle gare motoristiche all’interno del Parco dell’Adamello.

LE RISPOSTE? Deludenti per i proponenti. Il presidente ha infatti bocciato entrambe le mozioni presentate da Vittorio Moreschi. Prima si risolverà il problema della ex Selca e poi si metterà mano anche alla scomoda eredità lasciata da Ucar Carbon: questa in sintesi l’argomentazione con cui è stata liquidata la richiesta relativa al comitato nato un paio di anni fa a Berzo Demo per tenere sotto controllo l’evoluzione dell’inquinamento di tutta l’area industriale di Forno Allione.

«Il tema bonifica è sempre in primo piano - ha chiarito Giovan Battista Bernardi nella duplice veste di presidente dell’aggregazione territoriale e di primo cittadino del Comune di Berzo Demo suo malgrado alle prese da anni con colline dei veleni e scorie pericolose arrivate da mezzo mondo -. Ora però siamo concentrati su Selca e intendiamo risolvere questa spinosa vicenda al più presto. Quello che riguarda invece il passato della multinazionale della grafite, al momento lo teniamo in secondo piano, ma non appena chiuso il primo capitolo lo affronteremo e daremo una ripulita anche a quella vasta porzione di terreno pesantemente inquinata da decenni di lavorazioni».

La seconda mozione è stata invece rispedita al mittente con una modalità quasi dolorosa: con un via libera ai motori in Valsaviore.

«SÌ ALLE GARE nel territorio dell’area protetta: questa la risposta unanime della giunta dell’Unione - afferma Bernardi -, che tra l’altro ha già rilasciato il nulla osta per le edizioni di quest’anno del rally e della cronoscalata. Perché? Semplicemente - aggiunge il presidente - auto e moto non corrono su mulattiere e sentieri che si snodano nei boschi, ma su strade provinciali utilizzate ogni giorno da centinaia di veicoli. Aggiungo che da noi le persone che vogliono praticare discipline sportive di qualsiasi genere sono le benvenute. Crediamo poi che anche gli eventi motoristici ci offrano la possibilità di commercializzare il nostro territorio dal punto di vista turistico. Infine - conclude Bernardi -, non siamo di quelli che dicono no per partito preso. Non intendiamo creare alcun clima di proibizionismo; non è nell’ottica di questa Unione».

Suggerimenti