L’ex centrale elettrica: una risorsa da valorizzare col contributo di tutti

di M.ROV.
L’ex centrale idroelettrica di Barghe aspetta un futuro
L’ex centrale idroelettrica di Barghe aspetta un futuro
L’ex centrale idroelettrica di Barghe aspetta un futuro
L’ex centrale idroelettrica di Barghe aspetta un futuro

C’è una eredità importante da valorizzare a Barghe, ed è stato deciso di coinvolgere tutta la comunità per raccogliere le idee migliori sul futuro della ex centrale idroelettrica. Succederà domani alle 14.30, quando la Comunità montana della Valsabbia darà il via a un percorso al quale potranno partecipare cittadini, associazioni e soggetti economici, finalizzato a valutare i possibili reimpieghi degli spazi del vecchio sito industriale utilizzato come tale fino agli anni ’70 del ’900, poi divenuto una struttura per disabili e infine (dal 2006) affidato in comodato d’uso all’Avis di zona. «La struttura, ora di proprietà della Comunità montana - spiega il sindaco di Barghe Giambattista Guerra - si presta a numerosi utilizzi. Dobbiamo solo individuare quelli più utili nel concreto, non solo per il nostro paese, ma per tutta la Valsabbia». Via alle propiste e alle elaborazioni, insomma, per dare nuova funzionalità e nuovo valore a un complesso architettonico dismesso senza cancellarne le struttura e la memoria storiche. L’iniziativa è inserita nella collaborazione tra Valtrompia e Valsabbia nell’ambito del programma AttivAree di Fondazione Cariplo, e la valorizzazione è dietro l’angolo, perchè la certezza del finanziamento c’è già: la sfida è trovare l’idea giusta. QUESTO primo incontro, che si terrà appunto domani proprio negli spazi dell’ex centrale, in via Ippolito Boschi dalle 14.30 alle 17, vedrà la presenza di autorità locali ed esperti che tracceranno una breve storia di questa imponente struttura presentando gli spunti da cui partire per darle una nuova vita. Al primo appuntamento di quello che vuole essere un percorso partecipativo saranno presenti il sindaco di Barghe, il presidente della Comunità montanaa, Giovanmaria Flocchini, Alessandra Bruscolini del Consorzio Laghi, Annamaria Giori dell’Avis, Michela Valotti del Sistema museale, Davide Baretto, progettista del restauro della centrale, Nicola Maccioni della cooperativa Area, Mattia Apostoli di bbuono.it e William Donini, presidente del Caseificio valsabbino.

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