VALSABBIA

Prevalle, sulla statale 45bis c’è chi corre a 180 chilometri l’ora

di Alessandro Gatta
Il dato è emerso dai primi mesi di funzionamento dell’autovelox che ha già prodotto 8.000 sanzioni

Il primato della vergogna spetta a un transito in notturna a oltre 180 chilometri l’ora. Ma c’è pure un epilogo drammatico, ovvero un incidente mortale (a novembre) avvenuto a 164 orari. E negli ultimi mesi si sono visti camion da oltre 35 quintali che viaggiavano sopra la già folle quota dei 130.

I dati 

Sono i primi dati del nuovo (si fa per dire) autovelox di Prevalle, installato a giugno sulla statale 45bis all’altezza del sottopasso e da poco rinnovato dalla Prefettura a tempo indeterminato. In questi mesi il misuratore ha portato alla compilazione di circa ottomila verbali, e tra questi 4.165 (sono i dati di fine novembre) per conducenti di autoveicoli che viaggiavano a oltre 10 chilometri dal limite, fissato in 90 orari.

Altri 1.813 hanno colpito persone che correvano tra i 10 e i 40 chilometri orari oltre il limite, e 71 ben oltre i 40 orari. I camion? In 508 hanno sforato di 10 chilometri, in 54 tra i 10 e i 40 (e tra questi mezzi pesanti in viaggio a 130 all’ora).

Le sanzioni e il deterrente

Le sanzioni sembrano tante, in 7 mesi circa 38 al giorno, ma in realtà poche se commisurate al carico della 45bis, tra le arterie più battute della provincia: a Prevalle transitano 10,8 milioni di veicoli l’anno, più di un milione solo in agosto, il che equivale a una multa ogni 850 transiti. Sanzioni a parte, il velox funziona come deterrente: rispetto allo storico, con velocità medie rilevate in 79,5 km/h per le auto e 75 per i camion, si è scesi in pochi mesi a quota 73,5 per i veicoli piccoli e a 71,2 per i mezzi pesanti.

Sulla tratta interessata cala anche l’incidentalità: solo 4 i sinistri rilevati da polizia locale e stradale, con 10 veicoli e 20 persone coinvolte (più l’incidente mortale citato in apertura, ma che si è consumato a Nuvolento dopo il transito a 164 orari all’autovelox). «Siamo consapevoli del fatto che questa installazione non sia la soluzione per mettere in sicurezza la 45bis, che necessita di interventi strutturali - commenta il sindaco Damiano Giustacchini -; tuttavia riteniamo che questa azione sia un buon deterrente contro l’alta velocità e i sorpassi».

Almeno fino a maggio, quando scadrà il primo contratto, il rilevatore sarà a noleggio, di proprietà della Velocar, già titolare di appalti con la Provincia. La 45bis è statale, a gestione Anas, che però non ne detiene la proprietà: per questo gli introiti delle sanzioni vanno tutti al Comune, caso unico in provincia.

Polemiche gratuite

L’apparecchiatura serve, ma naturalmente non mancano le polemiche, che però «ricalcano la classica contesa che premia il furbo e denigra l’onesto - commenta Leuca Glisenti, consigliera con delega alla Sicurezza -. Se il limite è congruo non vedo che senso abbia contestare l’autovelox: chi rispetta i limiti le multe non le prende, altrimenti è giusto che paghi».

Massimo Zambarda, comandante della polizia locale intercomunale, si aggiunge ai commenti: «Se la regola impone, per la sicurezza degli utenti, un limite di velocità di 90 orari gli utenti a questo si devono attenere. Chi ha imposto il limite ne aveva competenza e lo stesso nasce dalla valutazione di numerose condizioni. La 45bis è una delle strade a più alta incidentalità della provincia. Sono tanti i cartelli che indicano il limite dei 90 e in prossimità della stazione di rilevamento ci sono due cartelli per senso di marcia che avvisano gli automobilisti, e un ulteriore cartello che lo identifica».

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