Mille anni da leggere Ecco la storia di Paitone

di Alessandro Gatta
Paitone: San Martino
Paitone: San Martino
Paitone: San Martino
Paitone: San Martino

«Là dove la pianura lombarda si va restringendo, sulla valle del Chiese tra due catene di colline: piccolo, è vero, ma ridente». Così scriveva l’«Illustrazione Bresciana» nel 1908, sfruttata per l’immagine di copertina del nuovo libro sulla storia di Paitone, mille anni di trascorsi e avventure e cambiamenti in (circa) 120 pagine, a firma di Marcello Zane e su iniziativa dell’assessorato alla Cultura uscente (è stato pubblicato prima delle ultime elezioni). DISTRIBUITO in centinaia di copie in tutto il paese, il racconto inizia da lontano, da molto lontano: dal nobile longobardo Cunimondo di Sirmione, che pare ne detenesse la «proprietà» nell’VIII secolo, passando dai disordini, dalle lotte dei signori, da vescovi e monasteri, dalle prime tracce dei toponimi di oggi, come Marguzzo (che nel XV secolo era ancora un comune autonomo) e Pospesio, Sarzena e Soina. Tante le pagine dedicate alla «fatica del vivere» di quegli anni, in un paese ancora «scarsamente abitato» tra boschi e cascine sperdute. Poi le guerre tra francesi, spagnoli e austriaci nei primi del Settecento, la sanguinosa battaglia di Paitone dell’agosto del 1796 che vide fronteggiarsi ancora francesi e austriaci. Il censimento del 1805, quando il borgo contava 442 abitanti: per superare i mille ci vorrà ancora un secolo e mezzo, fino al secondo dopoguerra. Paitone come «terra di briganti» all’inizio del XIX secolo, quando erano tanti gli insofferenti al dominio francese della Repubblica Cisalpina: e ancora Paitone «garibaldina e patriottica». Proprio un garibaldino, nel suo diario, scriverà di come «la banda di Paitone ci accompagna fino al paese, essendo venuta a incontrarci fuori dai 5 ai 6 chilometri: unico paese durante la marcia che ci abbia accolto con fragorose acclamazioni e illuminazioni». Ecco, la banda: tracce concrete già nell’Ottocento, poi gli anni della modernità nel XX secolo, le foto in bianco e nero dagli anni ’30 in poi. È DALLA METÀ del XIX secolo che a Paitone si parla di economia del marmo: una componente fondamentale dell’attività produttiva anche del Novecento. E poi si legge del tram e della ferrovia; di un Comune che fino al 1947 era ancora una frazione della vicina Nuvolento. Dell’acquedotto, che arriverà nel 1903, e del partigiano Mario Spinetti, classe 1918, che combatterà i fascisti inseguendoli fino a Genova. •

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