l'allarme

Preseglie col fiato sospeso: in paese una banda di ladri «acrobati»

di Massimo Pasinetti
Tanti denunciano i furti in casa subiti o solamente tentati da una banda di cinque persone vestite di nero e incappucciate

 Da Piazza a Gazzane passando per Quintilago, in queste settimane Preseglie sta registrando una serie di furti nelle abitazioni - riusciti e mancati - e una preoccupante convivenza forzata con quella che viene definita come una banda di «ladri acrobati» e senza paura, capaci di arrampicate e discese dai grondaie e balconi, vestiti di nero e dotati di passamontagna. Non è un bel quadro, anche se finora non si è verificato nessun gesto violento e non si sono viste armi: a lasciare senza parole e in qualche caso a spaventare è il sangue freddo dimostrato davanti a chi li ha incontrati.

La serie si è aperta nella seconda metà di gennaio, e in paese si racconta di una ventina di colpi (tanti tentati e qualcuno riuscito) che generano tensione e timori. Per alcuni episodi è stata presentata denuncia, per altri c’è stata solo una segnalazione alle forze dell’ordine.

Inizia l’autodifesa (non autorizzata)

Come risposta - non autorizzata, va sottolineato - qualche ragazzo del paese ha messo in piedi un’attività di «ronda», con gruppi di giovani che a volte girano in sella alle moto, mentre la risposta istituzionale arriva dai carabinieri, quelli della stazione di Sabbio Chiese con controlli e pattugliamenti, e quelli della Compagnia di Salò con estesi servizi coordinati.

Ma anche la polizia locale dell’Aggregazione della Valsabbina compie in autonomia controlli. Per ora, comunque, non ci sono stati fermi, ma solo una presenza che dovrebbe essere rassicurante per i cittadini in un momento di tensione amplificato dai commenti via social. Commenti che spiegano la paura di tanti a uscire e lasciare incustodita la casa dalle 17,30 alle 21, la fascia oraria scelta dai ladri, che secondo i racconti dovrebbero essere in 5, vestiti appunto di nero e col volto nascosto dal passamontagna. Ma c’è anche chi teme di trovarsi in casa durante una intrusione.

A complicare la situazione l’assenza di  «difese passive» a Preseglie: pochi gli impianti d’allarme, niente telecamere in paese e agli accessi allo stesso e niente lettori automatici delle targhe. Tra i residenti c’è chi ha visto i ladri fuggire, chi se li è trovati davanti e ora non chiude occhio; chi ha sentito rumori seguiti da una agile fuga, chi ha visto le luci accendersi in giardino e ha gridato facendoli scappare.

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