Rivoluzione luminosa, finalmente si parte

di Massimo Pasinetti
Lampioni su uno svincolo a Pregastine di Preseglie: presto la rete valsabbina cambierà
Lampioni su uno svincolo a Pregastine di Preseglie: presto la rete valsabbina cambierà
Lampioni su uno svincolo a Pregastine di Preseglie: presto la rete valsabbina cambierà
Lampioni su uno svincolo a Pregastine di Preseglie: presto la rete valsabbina cambierà

C’è voluto del tempo, anche troppo, ma solo a causa di un ricorso. Non c’è stato insomma nessun ritardo legato a una cattiva programmazione nella grande campagna con la quale adesso, finalmente, potrà essere cambiato radicalmente il sistema di illuminazione pubblica della Valsabbia. L’operazione sembrava sul punto di partire già nel 2017, quando la Comunità montana, capofila del progetto per conto dei Comuni, aveva reso questi ultimi proprietari di tutti i pali della luce sui rispettivi territori. «La Comunità - aveva spiegato il presidente Giovanmaria Flocchini - si è accordata con Enel Sole per pagare i supporti per conto dei municipi, ma con propri fondi investendo 350 mila euro». UNA SPESA importante per attuare il passaggio di proprietà di 10mila punti luce per 60mila abitanti, con in testa Gavardo (1.781 pezzi) e per ultimo Capovalle (con 110). Proseguendo nel piano, sempre la Comunità aveva costituito un’aggregazione con i municipi valsabbini più altri 9 (Castenedolo, Mazzano, Muscoline, Borgosatollo, Nuvolento, Nuvolera, Rezzato, Salò e Botticino, per altri 16.700 lampioni) con l’obiettivo di realizzare il rifacimento della rete, creare un servizio wi fi e realizzare un sistema di videosorveglianza spendendo 20 milioni di euro, il 33% dalla Regione e il resto grazie a un project financing con i privati. A finanziare l’operazione anche le bollette, con gli enti locali chiamati a versare ancora il canone attuale pur risparmiando molto su consumi e costi: nell’arco di 16 anni, la differenza dell’esborso coprirà l’investimento. La realizzazione? La Comunità ha analizzato 5 diversi progetti di a2a, Enel Sole, la bergamasca Yousave, Energy power solution e la francese Citylum, e a fine 2019 è stata l’ultima a vincere la gara. Ma mentre si pensava a dare il via all’iter è arrivato il ricorso al Tar della Yousave contro l’esclusione dalla gara per la concessione del servizio di gestione, manutenzione e riqualificazione degli impianti. Citylum, del gruppo Electricitè de France, ha dovuto fermare l’installazione della nuova rete a led, ma adesso anche questo problema è stato superato. IL RICORSO della società bergamasca è stato respinto e Citylum ha in corso la progettazione definitiva che chiuderà entro l’estate. Poi la Comunità montana firmerà per i Comuni l’accordo col colosso francese. Così la gestione di tutti gli impianti comunali passerà di mano, e «l’inizio dei lavori - dice Flocchini - arriverà a fine 2020. Due gli anni per completarli, entro la fine del 2022, ma speriamo di finire una manciata di mesi prima». •

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