Tre generazioni di Solaro
per una mostra in famiglia

In mostra le opere di tre generazioni di Solaro. A organizzare la particolarissima esposizione, nei locali della propria sede di Vestone, è l’associazione «Via Glisenti 43».

In vetrina le opere di tre Solaro: nonno Amedeo Umberto (1881-1956), papà Omero (1909-1977) e il figlio Ivan Vimercati, nato nel 1947.

LA FAMIGLIA. Il legame tra i Solaro e l’arte inizia con Amedeo Umberto, pittore attivo nel vercellese nella prima metà del ‘900, paesaggista allievo di Mosè Bianchi. Si prosegue con Omero, figlio di Amedeo Umberto, nato a Legnano nel marzo 1909, che studiò all’Accademia di Brera sotto la guida di più maestri.

Dopo aver girato varie località lombarde e piemontesi, nell’immediato dopoguerra Omero si trasferì in Valsabbia, prima a Vestone e poi, dal 1950, a Lavenone.

In Valsabbia rimase fino al 1967, quando lasciò Lavenone per Verona, dove morì nel maggio del 1977. Autore di una pittura dolce e romantica intrisa di scene di vita rurale, Solaro allestì mostre personali a Brescia, Bolzano, Novara, Arona e Verona.

Infine Ivan Vimercati Solaro, nato proprio a Lavenone il primo novembre 1947 da papà Omero e mamma Onorina Vimercati. Subito avviato dal padre alla pittura, già a 12 anni si trasferisce ad Arona, sul lago Maggiore, dove rimane fino al 1965, quando il suo peregrinare lo porta a Colonia, in Germania. Si definisce autodidatta il cui unico maestro è stato il padre Omero. Rimpiange di non aver potuto conoscere anche l’arte del nonno.

Nel 2009 torna a Lavenone, che dopo la partenza per Arona aveva rivisto di rado, e partecipa alla mostra per il centenario di papà Omero.

Oggi torna spesso il Valsabbia alla riscoperta delle proprie origini, ma vive a Solingen, in Germania.

L’inaugurazione della mostra è andata in scena ieri pomeriggio. L’esposizione dedicata alle tre generazioni di Solaro sarà visitabile fino al 5 agosto, con aperture che saranno dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12, e il sabato anche dalle 16 alle 19.M.PAS.

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