«I furti negli
armadietti sono
opera mia»

di PA.CI.
Il municipio di Concesio
Il municipio di Concesio
Il municipio di Concesio
Il municipio di Concesio

Davanti al gip, durante l'interrogatorio di garanzia, aveva preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Di fronte al pm titolare dell'inchiesta, a cui ha chiesto di essere sentito, ha poi ammesso anche di avere rubato dagli armadietti dei colleghi (a breve ex) con cui lavorava al comando della Polizia locale di Concesio. Fino a ieri aveva sempre negato il 36 enne agente della Locale in servizio nel Comune valtrumplino arrestato a inizio luglio, ora ai domiciliari nel Lodigiano, con l'accusa di avere prima trafugato preziosi e denaro dall'abitazione della vicina di casa, quindi di avere rubato anelli, collane e braccialetti che gli altri agenti si toglievano prima di entrare in servizio. Se le incursioni nella casa della vicina non poteva negarle - era stato immortalato da una telecamera che la donna aveva installato nell'appartamento per capire chi tra gennaio e marzo era entrato in casa sua -, nulla aveva detto sui furti al comando. «Mi dispiace, ho sbagliato - ha detto l'uomo, originario della Campania e arrivato a Concesio dopo avere vinto il concorso -. Mi serviva denaro per giocare e scommettere». Gli inquirenti avevano recuperato tutta la refurtiva entrando in alcune delle attività commerciali, aperte tra Concesio, Gussago e Cellatica, dove l'agente, utilizzando il documento di identità, avrebbe venduto i gioielli rubati a giugno. È bastato controllate il registro dei clienti per individuare il responsabile nella stessa persona che solo qualche settimana prima davanti al pm aveva ammesso i furti nella casa della vicina. Nell'appartamento l'uomo entrava utilizzando il doppione delle chiavi della vicina che, inavvertitamente, la proprietaria di entrambe le case gli aveva dato. In tre mesi di «incursioni» l’agente avrebbe messo da parte circa tremila euro. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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