Lumezzane in trincea per la prova del fuoco

di Fabio Zizzo
Elicotteri anti incendio: attorno a Lumezzane saranno approntati punti di rifornimento d’acqua e di atterraggio
Elicotteri anti incendio: attorno a Lumezzane saranno approntati punti di rifornimento d’acqua e di atterraggio
Elicotteri anti incendio: attorno a Lumezzane saranno approntati punti di rifornimento d’acqua e di atterraggio
Elicotteri anti incendio: attorno a Lumezzane saranno approntati punti di rifornimento d’acqua e di atterraggio

Il territorio di Lumezzane, con l’aiuto della Comunità montana di Valle Trompia, è pronto ad attrezzarsi con bacini idrici interrati e una piazzola di atterraggio per gli elicotteri per rinforzare conm una miglior logistica la sua capacità di contrasto agli incendi boschivi. Dal punto di vista regionale la cittadina valgobbina è classificata con l’indice 5, cioè un rischio alto di incendi visti i boschi e pascoli che lo circondano. Una bellezza paesaggistica che però è sempre più fragile a causa dei numerosi incendi degli anni scorsi, che si aggiungono alla siccità imperante e alla carenza di acqua di questi periodi, oltre alla mano spesso determinante dell’uomo. Per questo motivo pochi giorni fa la Comunità montana ha stretto un accordo di programma per cinque anni con il Comune lumezzanese e partecipando per suo conto a un bando regionale (fino a 11 milioni di euro) che scade alla fine di giugno e basato sul Piano di sviluppo rurale del 2014-20 per prevenire i danni alle foreste. Autore del progetto definitivo, con la società Sevat, è il responsabile dell’antincendio boschivo dell’ente sovracomunale Giacomo Remedio, per allestire due bacini d’acqua interrati tra il colle Aventino e San Bernardo e, in quest’ultimo, anche una piazzola per gli elicotteri che possono così rapidamente rifornirsi di acqua con cui spegnere i roghi. Nei dettagli del progetto, sul colle Aventino lo stoccaggio dell’acqua sarà in un terreno privato dove il proprietario ha già dato il consenso. Qui si prevedono uno scavo, la soletta per i bacini, i pozzetti di collegamento alla rete idrica e un punto di rifornimento. Un’operazione simile è in progetto anche per San Bernardo, nei pressi dell’osservatorio astronomico «Serafino Zani» e su un terreno comunale dove sarà possibile anche la sosta dei velivoli. A Lumezzane non saranno (se il progetto sarà finanziato dal Pirellone) le uniche infrastrutture di aiuto contro gli incendi boschivi, visto che al passo del Cavallo si sta costruendo un’altra vasca interrata artificiale. L’obiettivo è fare in modo di non impiegare le autobotti e quindi abbattere i tempi di arrivo sulle montagne in fiamme e di rifornimento di acqua e da parte dei gruppi di Protezione civile e delle squadre antincendio. In cifre, si tratta di un investimento da 374 mila euro (lavori per 285 mila) per i quali si spera in un contributo fino a quasi 300 mila dalla Regione e il resto dal Comune valgobbino. Chiuso domani il termine per la presentazione delle domande, a metà ottobre sono attesi i risultati prima di poter avviare i cantieri (per una durata di quattro mesi) a maggio del prossimo anno e comunque concluderli entro la fine del 2024. È importante perché Lumezzane è spesso stato preda degli incendi boschivi anche di origine dolosa. Il catasto dei terreni andati in fumo aggiornato allo scorso febbraio mostra, per esempio, i 300 ettari andati in fumo nella zona del passo del Cavallo nell’aprile del 2008. Terreni che ora possono tornare liberi per costruire, pascolare e praticare la caccia e l’anno prossimo anche per il possibile cambio di destinazione. Altri roghi sono stati quelli del 2016 a San Bernardo (quasi 2 ettari bruciati), del febbraio 2019 tra la Rava e alle spalle del colle Aventino e due anni fa quando Lumezzane era finito nel mirino insieme a Casto e Mura. •.

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