Marmentino, viva il metano In alta valle si chiude il cerchio

di Edmondo Bertussi
Marmentino risolve i propri problemi energetici
Marmentino risolve i propri problemi energetici
Marmentino risolve i propri problemi energetici
Marmentino risolve i propri problemi energetici

È l’ultima tappa di un percorso lento, iniziato ben 33 anni fa, quella che si sta per vivere sul territorio di Marmentino: nella cittadina sta per arrivare il metano, e con questo «allungo» si completerà la copertura dell’alta valle Le firme sull’accordo per l’estensione della rete sono state poste il 12 aprile dagli «attori» interessati: Unareti di A2A, Comuni di Marmentino e Irma e Comunità montana, e oggi l’intesa verrà presentata ufficialmente nella sede dell’ente comprensoriale. Un «sigillo» che conclude la storia della metanizzazione di questo territorio, iniziata nel 1985 da Asm insieme a Sinergia, la spa partecipata da Comunità e Comuni interessati e presieduta da Franco Dusina (ora alla Centrale del Latte) con l’arrivo del gas a Marcheno. Resta fuori dal circuito solo Collio, dove dal 2006 è in funzione l’impianto a biomassa della Fravt, dall’ottobre scorso del gruppo Minelli-Bergonzi-Lenisa, per il teleriscaldamento e per le altre necessità domestiche. Una estensione che inoltre manda in archivio la tormentata vicenda di Marmentino iniziata nel 1999 in parallelo e con la stessa società di Collio, e che dopo cause tra Comune e Fravt e accordi firmati e disdetti ha visto l’avvio nel 2012 del teleriscaldamento a biomassa per Comune, scuole e alcune utenze private a Ombriano. È DURATA poco, è tutto era stato sostituito con il rifornimento a gasolio nel 2014, a causa del cedimento strutturale della «caldaia» dell’impianto del Santellone, sulla strada per la Vaghezza. Senza dimenticare le polemiche per i problemi ambientali denunciati da un comitato di cittadini. Due anni fa il nuovo sindaco Sergio Piardi ha imboccato la strada della soluzione radicale: l’allungamento della condotta del gas da Irma fino alla nuova cabina Remi, punto di consegna e prima decompressione del metano, localizzata appena prima della centrale Fravt. Da lì toccherà al gestore studiare e decidere modalità e forme contrattuali per la fornitura alle utenze. «Potrebbe essere prezioso ciò che esiste già - precisa il sindaco ricordando il grande risultato al di là del suo stesso programma elettorale -, ovvero la rete realizzata dalla Fravt verso Ville in vista delle forniture ipotizzate, collaudata nel 2017 e per accordi contrattuali di proprietà del Comune: dalla cabina Remi, lo sottolineo perché sia chiaro a tutti, toccherà al gestore decidere come utilizzarla per il gas metano e definire i rapporti con i consumatori». Il metano arriva con un investimento di 544 mila euro che sembrava un’utopia due anni fa. Sergio Piardi ha trovato ascolto e sponda nella Comunità montana, già protagonista nel 1985, e il sindaco di Irma, Mauro Bertelli, è stato subito della partita, anche perché con questa operazione si completa il servizio anche nella zona attorno alla provinciale che risale da Irma a Marmentino. Attraverso la controllata Unareti A2A realizzerà il collegamento, e i contributi economici arriveranno dal Comune con 135 mila euro, da Irma con 15 mila e dalla Comunità montana con 100 mila. I lavori inizieranno in estate e saranno doppi: l’Enel farà lo scavo per la messa a terra della linea elettrica oggi su tralicci; Unareti quello del nuovo tratto di condotta (di circa 2 chilometri) per il gas in modo da ridurre al minimo i disagi sulla provinciale. •

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