Negozianti e artigiani, il riscatto dei giovani

di Marco Benasseni
Marco CannataEros ZanolettiFabio Cardini
Marco CannataEros ZanolettiFabio Cardini
Marco CannataEros ZanolettiFabio Cardini
Marco CannataEros ZanolettiFabio Cardini

Negozi di vicinato e imprenditorialità giovanile si fondono nella bella serie di storie che stiamo per raccontare. Un racconto fatto di coraggio e anche della volontà di valorizzare la comunità di appartenenza, di restare come persone produttive nel paese in cui si è nati. Riassumendo, potremmo dire che la Valtrompia del commercio e dei servizi riparte da giovani e giovanissimi. NON C’È SOLO il giovanissimo Matteo Turrini (ne parliamo nel servizio a fianco), classe 1994, che a partire da maggio gestirà l’agriturismo della «Rebecco farm» a Pezzaze: una volta terminati gli studi superiori, anche altri tre ragazzi di Villa Carcina hanno deciso di fermarsi nel paese in cui sono nati e cresciuti per rilevare un’attività che altrimenti sarebbe scomparsa; oppure per aprirne una nuova. Quattro mesi fa, il 20enne Fabio Cardini ha rilevato una fioreria che esisteva da 44 anni. Con alle spalle una formazione da florovivaista che ha preso corpo nell’istituto delle Canossiane di Mompiano, è subentrato al precedente proprietario del negozio aperto davanti alla chiesa parrocchiale di Carcina. «Finita la scuola mi si è presentata questa opportunità perché il precedente proprietario era prossimo alla pensione - racconta il neo titolare di «Oltre il verde» -. Quindi non ho avuto nemmeno il tempo di appendere lo zaino al muro e ho iniziato questa avventura. Il lavoro non manca, mi sto impegnando molto e le soddisfazioni non tardano ad arrivare. Questo mestiere, inoltre, mi permette di coltivare la mia passione calcistica: quando la sera finisco di lavorare mi aspettano gli allenamenti. FABIO LAVORA pure il sabato (tutto il giorno) e la domenica mattina, per poi andare a giocare il pomeriggio. «Quello che ho studiato a scuola mi è stato utile - aggiunge - e mi ha permesso di capire cosa avrei potuto fare da “grande”». In questo caso la formazione ricevuta si è presto trasformata in una professionalità spendibile a due passi da casa. I genitori sono a disposizione, ma le risorse economiche sono state totalmente recuperate dal neo propritario. «Siamo contenti della scelta di nostro figlio - dichiara la mamma -. Lo abbiamo appoggiato, consapevoli dei rischi e delle soddisfazioni del mondo del lavoro». EROS ZANOLETTI, sempre classe 2000, dopo il diploma in Moda al Fortuny si è invece buttato nella gestione della lavanderia self service «Con un tocco d’Eros» (che effettua anche consegne a domicilio) nella frazione Villa. Infine c’è Marco Cannata: anche lui ha studiato come Fabio al Cfp Canossa, per poi mettersi in proprio come giardiniere. «La mano nel verde», questo il nome dell’azienda, è ormai conosciuta in tutta la Valtrompia e anche sul territorio di Lumezzane, dove case e ville con giardini fortunatamente non mancano. Tutti e tre sono stati motivati a sostenuti dalle rispettive famiglie, e i genitori danno una mano sia nella gestione dei negozi, sia per le incombenze burocratiche e le scadenze amministrative; ma a lavorare duro sono sempre i titolari. VILLA CARCINA può insomma vantare tre esempi virtuosi di giovani che hanno deciso di rimboccarsi le maniche e intraprendere un’attività in un periodo per niente facile. Se da una parte ci sono loro coetanei che sembrano aver perso la speranza, e che forse un lavoro nemmeno lo stanno cercando, dall’altra c’è chi ha scelto una strada certamente non semplice da percorrere, ma che dà molte soddisfazioni. «Il lavoro non manca, ma non è sempre facile tirarsi fuori uno stipendio - raccontano sintetizzando quello che sostanzialmente è il pensiero di tutto il settore del piccolo commercio e dell’artigianato - dopo aver pagato tasse, contributi e scadenze di vario tipo». Tra gli aspetti più positivi che derivano dalla scelta di essere rimasti sul territorio d’origine c’è sicuramente il fatto che la popolazione li conosce: molti concittadini e potenziali clienti li hanno visti crescere e grazie a questa abitudine hanno un’innata fiducia in loro. In conclusione c’è molto da fare, ma nonostante i sacrifici, le rispettive occupazioni permettono comunque a tutti e tre di avere una vita sociale e di coltivare le proprie passioni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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