Una nuova chance per il progetto centralina

di Edmondo Bertussi
La confluenza tra il torrente Marmentino e il Mella in località Ràsega
La confluenza tra il torrente Marmentino e il Mella in località Ràsega
La confluenza tra il torrente Marmentino e il Mella in località Ràsega
La confluenza tra il torrente Marmentino e il Mella in località Ràsega

In Valtrompia, chiuso positivamente dopo 15 anni il dossier Morina con ormai imminente l’inizio lavori per la centralina a Lavone, nell’ultimo anno si è levata la polvere da quello della Tavernole Idroelettrica Srl, con presenti i Comuni di Marmentino e Tavernole. Obiettivo: una centralina a ridosso del Mella a Tavernole, usando la forza delle acque del torrente Marmentino che vi si immette in località Ràsega.

Era il 2004 quando si costituiva la Tavernole Idroelettrica, soci il Comune di Tavernole al 30%, EVa spa (Energie Valsabbia) al 30, il Parco minerario Alta Valtrompia con il 25 e il Comune di Marmentino al 15. La EVa predisponeva il progetto completo relativo e si avviava la pratica in Regione per ottenere l’essenziale valutazione di impatto ambientale (Via). Superato questo scoglio, nel 2007 il Comune di Tavernole approvava la variante urbanistica necessaria. Seguivano anni di stallo. Nel 2014 la svolta, legata alla ripartenza anche della Morina dopo l’accordo di Cassa Padana con gli enti per la liquidazione in bonis dell’Agenzia Parco Minerario. La banca si era ritrovata con le quote del Parco in mano: il 25% della Marmentino Srl e il 16% della Morina Srl.

HA GIRATO a E.Va Spa la quota in Morina, ricevendo a sua volta da E.Va il 30% di Idroelettrica Tavernole, composta ora così: 55% a Cassa padana, 30 al Comune di Tavernole, 15 a quello di Marmentino. Veniva affidata alla Subalpina Energia Rinnovabili di Brescia una definitiva rivisitazione del progetto. Seguiva il progetto esecutivo curato dalla Holding Alpina.

Prevede una produzione di 1.400.000 kWh all’anno; potenza installata 400 kW; costo indicativo 1,7 milioni di euro; conferma della localizzazione; captazione con griglia a 570 metri di altezza, circa 170 metri a Nord della cascina Porazzo, con acqua convogliata da un canale a «pelo libero» di circa 10 metri fino alla vasca di carico dalla quale partirà una condotta forzata lunga 1630 metri.

La Provincia dava la concessione: ora si è in attesa della sua autorizzazione unica.

Il futuro? A Marmentino, nell’ultimo Consiglio, il sindaco Sergio Piardi ha manifestato la volontà di vendere la quota (15%) di partecipazione. A Tavernole il sindaco Gerardo Ferri afferma che attenderà il perfezionamento delle pratiche. Intanto si parla già di manifestazioni private di interesse al rilevamento del 100% della società.

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