L'omicidio Malaiko

Aggredita, soffocata e chiusa in una valigia. Così è morta Yana

Procura e carabinieri diffondono i primi risultati dell’esame del medico legale. La ragazza si era disperatamente difesa dal suo aggressore

Indicazioni preliminari, in attesa di una relazione compiuta e degli ulteriori esami di carattere istologico e tossicologico, ma sufficienti per definire un primo quadro di quanto accaduto.

Con una nota congiunta Procura e carabinieri diffondono i primi risultati dell’esame autoptico cui è stato sottoposto sabato il corpo di Yana Malaiko, la 23enne uccisa e ritrovata in un campo tra Castiglione delle Stiviere e Lonato mercoledì.

Le caratteristiche delle lesioni

A quanto si apprende dalla nota sul corpo di Yana sono state rinvenute multiple ferite di natura contusiva a testa e zona del collo, ma anche e soprattutto quelli di soffocamento. Potrebbe essere stata questa dunque la causa del decesso.
Il medico legale ha riscontrato anche lesioni più superficiali, con ematomi, su altre parti del corpo. In particolare sulla mano sinistra: si tratterebbe di ferite da difesa.
Sono stati rinvenuti anche altri segni ma questi ultimi andrebbero ricondotti alla posizione nella quale il corpo è rimasto per alcune ore prima di essere ritrovato. All'interno di una valigia.

La nota di procura e carabinieri

Riportiamo integralmente:

Il Procuratore della Repubblica di Mantova, dott.ssa Manuela Fasolato, comunica, ai fini di una corretta informazione, che il consulente tecnico della Procura a seguito dell’autopsia svolta con le garanzie della difesa in data 4/2/2023 ha indicato in via preliminare – e  in attesa delle risultanze delle indagini tossicologiche ed istologiche disposte – che il quadro lesivo osservato sul cadavere appartenuto in vita a Malaiko Yana appare caratterizzarsi per la presenza di lesioni multiple di natura contusiva apprezzabili in sede cranio-facciale e cervicale, che sono apprezzabili segni compatibili con asfissia meccanica violenta, altresì che sono presenti lesioni di natura contusiva consistenti in ecchimosi-escoriazioni superficiali, fra cui quelle identificate in corrispondenza della superficie dorsale delle dita di mano sinistra possibilmente compatibili con “lesioni da difesa” , che dal decesso della giovane Malaiko Yana al posizionamento in decubito laterale-prono all’interno della valigia in cui è stata rinvenuta, è trascorso un tempo di alcune ore.

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