Parchi, un polmone verde nel cuore di Inzino

La cerimonia di intitolazione del parco a Lodovico Bernardelli
La cerimonia di intitolazione del parco a Lodovico Bernardelli
La cerimonia di intitolazione del parco a Lodovico Bernardelli
La cerimonia di intitolazione del parco a Lodovico Bernardelli

Tremila metri quadri di area verde, in via Stein a Inzino, alle spalle del cimitero, intitolati a Lodovico Bernardelli.

«Personaggio di primo piano nel panorama gardonese - spiega Piergiuseppe Grazioli, assessore ai Lavori pubblici - si è impegnato nella realizzazione di importanti progetti a favore della collettività. In particolare, dal 1963 al 1966 ha fatto parte del gruppo che si è mobilitato per la ristrutturazione del Monumento al Redentore sul Monte Guglielmo, promuovendo l’intervento degli elicotteri della caserma Ederle di Vicenza. In tre settimane vennero trasportate 400 tonnellate di materiali da Marcheno alla sommità del Guglielmo». «È stato vicepresidente e presidente della sezione del Cai di Gardone - aggiunge Mauro Baglioni, attuale numero uno degli alpinisti - Con altri appassionati fu il primo artefice della ristrutturazione del rifugio Valtrompia in Pontogna. Ha promosso un’intensissima attività sociale. È stato per anni alternativamente presidente e segretario del Lions Club Valtrompia, sviluppando relazioni personali e culturali. Inoltre, ha dedicato allo sport il suo tempo libero interessandosi in particolare alla montagna, ed è stato appassionato organizzatore di eventi e competizioni». Persona di solidi principi, sempre rivolto con grande attenzione e altruismo alle associazioni sportive e culturali di Gardone, se n’è andato ad appena 68 anni.L.P.

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