Concerto blues e polemiche Ma il flop si rivela un «fake»

di M.MA.
Il bluesman John Hiatt
Il bluesman John Hiatt
Il bluesman John Hiatt
Il bluesman John Hiatt

Sulle polemiche musicali Chiari ha ormai una tradizione. Nel 2015 ci fu lo «scandalo» del concerto di Gino Paoli in Villa Mazzotti: l’intero palinsesto estivo organizzato dalla Filarmonica di Franciacorta non si fece, per problemi di fondi. Tra gli eventi saltati, con decine di biglietti già venduti, quello di Paoli. Quest’anno nuovo polverone su un concerto, ma la storia è decisamente diversa. Nel mirino di alcuni cittadini e spettatori è finito il concerto di martedì, organizzato dall’Associazione per la diffusione della musica rock. Protagonisti John Hiatt and the Goners, per una serata blues attesa dai grandi appassionati del genere, ma che non è andata per il meglio. DURANTE il concerto le casse acustiche hanno cominciato a gracchiare. Un disguido tecnico durato pochi minuti, che tuttavia ha scatenato attacchi decisamente forti soprattutto sui «social», seguiti da una stroncatura sulle presenze, con chi accusava di fallimento l’evento vista la platea di «nemmeno 80 persone», e giù commenti. Ma se il primo problema tecnico è oggettivo (l’impianto non ha funzionato a dovere), l’attacco sulle presenze si è rivelato un clamoroso «fake». Immediata e ferma la replica dell’assessore alla cultura Laura Capitanio, insieme al collega di Giunta Domenico Codoni: «I problemi tecnici ci sono stati per pochi minuti e sono stati egregiamente risolti. Quanto alle presenze, le foto che abbiamo scattato come pure i biglietti timbrati Siae che abbiamo staccato parlano chiaro: 800 spettatori rappresentano un successo». •

Suggerimenti