A «Seridò»
è boom: in
30 mila al debutto

di Cinzia Reboni
Una distesa di sabbia dove dirvertirsi come su una spiaggia: è una delle tante magie di «Seridò»
Una distesa di sabbia dove dirvertirsi come su una spiaggia: è una delle tante magie di «Seridò»
Una distesa di sabbia dove dirvertirsi come su una spiaggia: è una delle tante magie di «Seridò»
Una distesa di sabbia dove dirvertirsi come su una spiaggia: è una delle tante magie di «Seridò»

Nei primi due giorni di apertura sono arrivate famiglie da tutto il nord Italia, a conferma della dimensione nazionale assunta da un evento capace di fare concorrenza ai parchi divertimento ipertecnologici. Il fascino di «Seridò» è del resto racchiuso in una formula immutabile e inattaccabile dalle mode: il gioco declinato con la fantasia dei bambini.

L’EMOZIONE che si respira al Centro Fiera di Montichiari è la stessa del giorno del «debutto», nell’ormai lontano 1997. Ci sono anche persone che hanno visitato Seridò da piccoli e ci sono tornati da mamme o papà con i loro figli. La differenza la fanno, caso mai, i numeri: dai 13 mila visitatori della prima edizione si è passati ai 150 mila dello scorso anno. E per la ventunesima volta Seridò promette di fare centro: il primo week-end ha fatto registrare un’affluenza molto alta - in due giorni sono stati sfiorati i 30 mila ingressi -, e alla fine degli 8 giorni i numeri da record verranno confermati, se non superati. Biciclette, trenini, monopattini, creta, acquerelli, costruzioni in legno, barchette a pedali, sabbionaia gigante, tappeti elastici, gonfiabili, percorsi ad ostacoli, parete di arrampicata e tanto altro ancora sono stati presi d’assalto dai bambini, che hanno soltanto l’imbarazzo della scelta tra i cento spazi gioco a loro disposizione. Anche i genitori e i nonni per un giorno sono tornati un po’ bambini. Come Valeria Maurelli di Orzinuovi, intenta a giocare con le costruzioni a incastro insieme alla piccola Maria Sole, 2 anni. L’altro figlio, Pietro, 4 anni e mezzo, è più vivace e vuole sperimentare giochi nuovi, letteralmente «inseguito» da papà Ramon Scalvenzi. «Veniamo sempre a Seridò nei primi giorni di apertura - spiega Valeria -, perchè è un po’ meno affollato e i bambini riescono a giocare e a divertirsi di più». Le attrazioni preferite? «Costruzioni e gonfiabili».

ELIA E NICOLÒ, entrambi 7 anni, sono due amici di Montichiari. Accompagnati dalle mamme Laura e Sara si sono cimentati nel tiro con l’arco sotto la guida degli esperti dell’associazione Arcieri Colli Morenici. E con buoni risultati: «Ho fatto due volte 10 e un otto - spiega con orgoglio Elia - e ho fatto scoppiare anche un palloncino».

Marzia viene da un paese di Monza-Brianza. É il suo quinto anno a Seridò. Ha accompagnato il nipotino Iacopo, 6 anni, che sta scalando la parete di arrampicata sotto l’occhio vigile degli animatori... e della nonna. Alla fine, quando arriva in vetta, ci scappa pure l’applauso.

Fabiana è accoccolata vicino al figlio Francesco, che ha soltanto un anno e 20 giorni e sta giocando in una «piscina» di costruzioni, mentre la sorellina, che ha tre anni e mezzo, ha scelto un gioco... da grande. Fabiana arriva da Treviso: «Ci siamo venuti per la prima volta lo scorso anno. Ci è piaciuto molto, e quest’anno abbiamo deciso di tornarci per il “debutto“ di Francesco».

«Un Lego per ogni età» non è soltanto uno slogan affisso al muro: l’invito viene colto al volo da mamme e papà - ma anche dalle due amiche Linda e Valeria di Bergamo - che non vogliono perdersi un selfie sulla panchina con due romantiche ragazze... di mattoncini. Nel padiglione dedicato agli sport i bambini si scatenano, in quello delle arti creative si impegnano con colori e pennelli per portare a termine il loro «capolavoro» da esporre alle pareti. Nella piscina si divertono sulle barchette a pedali: «Ha già fatto tre giri - commenta Luigi di Leno, papà della piccola Anna - e non vuole scendere più». E poi c’è lo spazio dei «piccoli piccoli» e quello per gli amanti della lettura, il recinto con i pony e i cavalli e la pista dei monopattini. Insomma un mondo a misura di bambini.

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