Cane salvato dalle fiamme:
Vigili del fuoco eroi dei social

di Riccardo Caffi
Il fumo sprigionato dal violento rogo ha oscurato il sole Il sindaco veterinario mentre soccorre Tequila FOTO FB NICOLA STELLA Lo spaniel recuperato fra le fiamme da un vigile del fuoco Il rogo ha incenerito  800 rotoballe di fieno e l’area   di stoccaggioSi spengono gli ultimi focolai
Il fumo sprigionato dal violento rogo ha oscurato il sole Il sindaco veterinario mentre soccorre Tequila FOTO FB NICOLA STELLA Lo spaniel recuperato fra le fiamme da un vigile del fuoco Il rogo ha incenerito 800 rotoballe di fieno e l’area di stoccaggioSi spengono gli ultimi focolai
Il fumo sprigionato dal violento rogo ha oscurato il sole Il sindaco veterinario mentre soccorre Tequila FOTO FB NICOLA STELLA Lo spaniel recuperato fra le fiamme da un vigile del fuoco Il rogo ha incenerito  800 rotoballe di fieno e l’area   di stoccaggioSi spengono gli ultimi focolai
Il fumo sprigionato dal violento rogo ha oscurato il sole Il sindaco veterinario mentre soccorre Tequila FOTO FB NICOLA STELLA Lo spaniel recuperato fra le fiamme da un vigile del fuoco Il rogo ha incenerito 800 rotoballe di fieno e l’area di stoccaggioSi spengono gli ultimi focolai

È un dolcissimo esemplare di razza springer spaniel, il cane salvato dalle fiamme del disastroso incendio che nel pomeriggio di giovedì ha avvolto l’ala sud e gli attigui fienili della cascina Mezzullo, a Quinzano. «Tequila» è l’unico dei quattro cani sopravvissuto al rogo: due esemplari di bracco sono morti carbonizzati, mentre un altro esemplare di spaniel è rimasta soffocata dal fumo. Salva anche Luna, una meticcia che in quel momento si trovava lontana dalle fiamme. Tequila invece è vivo grazie al coraggio dei Vigili del fuoco che lo hanno recuperato fra le fiamme: il video che riprende gli operatori del 115 che ossigenano il cane con una delle loro maschere è diventata virale sulla rete. In poche ore il filmato postato da Nicola Stella, grazie all’effetto domino delle condivisioni è stato visualizzato quasi 7 mila persone. «Tequila», già ribattezzato dal popolo social il «cane che visse due volte», è di proprietà di Ernesto Cò, custode ed unico residente nel cascinale. Con altri tre cani era al riparo nel garage, accanto a un trattore del quale è rimasta solo la carcassa annerita. Il fumo denso e le fiamme alte hanno impedito di liberarli. Lo spaniel è stato invece tratto in salvo: a prendersi cura di lui il sindaco veterinario Andrea Soregaroli. «Ho solo dato una mano – si schermisce -. Lo hanno salvato due volontari dei Vigili del fuoco, molto bravi, che hanno provveduto a somministrargli aria col loro boccale e a cercare di farlo rinvenire con acqua fredda. Il cane, che sembrava ormai perso, con respiro irregolare e senza riflessi corneali, si è ripreso – racconta Soregaroli -. Non avendo a disposizione dei farmaci, è stato poi chiamato un collega che gli ha somministrato dei farmaci salvavita».

IERI MATTINA lo spaniel era ancora nell’ambulatorio veterinario, ma fuori pericolo. Tutti al sicuro anche i 2 mila maiali, ospiti delle porcilaie dei fratelli Cornetti, erette appena oltre il fienile andato a fuoco. I fratelli, con figli, nipoti, dipendenti e con tutti i trattori e carica letame a loro disposizione, hanno lavorato per tutta la giornata per rimuovere quel che restava delle 800 balle fumanti e portare il fieno a finire di bruciare in aperta campagna, mentre gli idranti dei Vigili del Fuoco hanno scaricato fino a sera sul rogo l’acqua attinta dalla roggia Battista.

LA CASCINA MEZZULLO è stata fino agli anni ’70 un importante punto di produzione del tabacco. Oggi vi abita solo il custode ed è utilizzata nella parte nord come ricovero macchinari da un’azienda agricola di Quinzano, mentre i fratelli Cornetti hanno in affitto l’altro lato, con gli ex portici per l’essiccazione delle foglie di tabacco, trasformati in ricovero per il fieno. Il rogo ha distrutto il fienile e l’ala confinante della cascina, compresa la casa del custode. Le operazioni di spegnimento che si sono protratte fino a ieri pomeriggio hanno richiesto un imponente schieramento di forze: nel momento di maggiore mobilitazione a Quinzano sono state impegnate 17 squadre di Vigili del fuoco. Quanto alle cause del rogo, non viene esclusa l’autocombustione anche se «il fieno non è mai stato così ben secco come quest’anno – osservano i fratelli -. Forse c’è stato un corto circuito in cascina e da lì l’incendio si è esteso al fienile».

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