Diagnostica difettosa
per i pendolari del cuore

Dovrebbe essere una semplice diagnostica di routine con un apparecchio automatico che registra la pressione arteriosa. A qualche paziente bassaiolo, però, il rapporto con l’«holter» la pressione l’ha fatta salire ulteriormente.

È successo più volte negli ultimi mesi; protagoniste diverse persone che hanno raggiunto il presidio ospedaliero di Orzinuovi per ritirare, dopo la prenotazione, un apparecchio per il monitoraggio sulle 24 ore. Un test di routine che dovrebbe concludersi facilmente, al di là del disagio per chi indossa la macchina. Ma evidentemente le condizioni di alcuni holter non sono brillanti, e i periodici malfunzionamenti hanno creato ovviamente disagi; soprattutto agli utenti anziani.

Già diversi assistiti, a Roccafranca, Rudiano e anche a Orzinuovi, hanno raccontato di aver visto fermarsi la «macchinetta», talvolta anche nelle ultime ore di test: una volta tornati in ospedale la risposta è stata analoga a diversi altri casi: l’apparecchio non funziona, va rimesso un nuovo holter e si deve riaffrontare una giornata di verifiche.

La rabbia non si è fatta attendere, e qualcuno ha contattato «Bresciaoggi»: «Sono arrivato in ambulatorio - dice un paziente - e già vedevo che la macchina rischiava di perdere il tubicino che immette aria. Ho suggerito io di mettere del nastro adesivo per assicurarlo. Ma alla fine nelle ultime ore non ha funzionato perchè il tubicino si è staccato».

Analoga l’esperienza di una signora: «Mi hanno messa in guardia dicendomi che alcuni apparecchi potevano non funzionare, e sono stata costretta a un bis perchè dopo nemmeno 18 ore la macchina si è fermata». M.MA.

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