Ex Feroldi, una
seconda vita
senza la moda

di Cinzia Reboni
Spunta un’offerta per la  ex Feroldi,  la cittadella dell’abbigliamento griffato di  Poncarale
Spunta un’offerta per la ex Feroldi, la cittadella dell’abbigliamento griffato di Poncarale
Spunta un’offerta per la  ex Feroldi,  la cittadella dell’abbigliamento griffato di  Poncarale
Spunta un’offerta per la ex Feroldi, la cittadella dell’abbigliamento griffato di Poncarale

Cinzia Reboni Non ci sarà più la moda nel futuro della ex Feroldi. La seconda vita della «cittadella dello shopping» dell’abbigliamento sarà dedicata ad un altro settore commerciale. La partita sull’acquisto del complesso di Poncarale affacciato sulla 45 bis al confine con Bagnolo si è riaperta dopo la grande illusione alimentata dall’asta di maggio, quando la cessione sembrava ormai cosa fatta sulla scorta di un’offerta di 780 mila euro, proposta infinitamente minore rispetto al prezzo base di 3.750.000 euro fissato nel primo incanto nel dicembre 2016. Poi è arrivato il «rilancio». Il complesso è stato rimesso all’asta per l’ottava volta venerdì. È stavolta è spuntata un’offerta da 860 mila euro. Il nuovo compratore avrà tempo 90 giorni per finalizzare l’operazione. «SPERIAMO che stavolta vada a buon fine - sottolinea il sindaco di Poncarale, Antonio Zampedri -. Non sappiamo chi ha presentato l’offerta, ma l’importante è che il fabbricato ritorni a “vivere“, per il bene di tutto il territorio. In paese ci sono già numerosi immobili sfitti, per non parlare dell’ex Consorzio Agrario, che purtroppo è ancora inutilizzato e chissà per quanto tempo lo sarà ancora». SUGLI ASPIRANTI proprietari dello stabile della ex Feroldi non trapelano informazioni da parte del curatore Stefano Lancelotti, che rispetta la consegna del riserbo. L’unica certezza è che si tratta di investitori del territorio e che il futuro dell’immobile non sarà destinato al settore dell’abbigliamento. La nuova offerta avanzata la scorsa settimana «ha innalzato di 80 mila euro il gettito dell’immobile - spiega Lancelotti -, a tutto vantaggio dei creditori. Bisognerà ora vedere se, nell’arco dei tre mesi consentiti, si farà avanti qualcun altro per un ulteriore rilancio». L’ASTA DEL 5 OTTOBRE è stata propizia anche per un altro lotto, ovvero il complesso produttivo di via 24 Maggio a Longhena - una palazzina di tre piani fuori terra, con uffici, tre capannoni ed un’area di 17 mila metri quadri, con più di 2.600 metri quadri ancora edificabili -, per il quale è arrivata un’offerta di 1.731.500 euro - anche in questo caso si tratta di un’operazione da formalizzare - contro una base d’asta di 2.308.500. Ferma al palo invece la vendita dalla Giorinox di Lumezzane: il complesso industriale di via San Giovanni Battista messo all’incanto per 2,5 milioni non ha avuto sufficiente appeal per aggiudicarsi una proposta. Nessuna offerta è stata avanzata anche per i due lotti milionari che verranno battuti all’asta oggi dall’Anpe, associazione notarile delle procedure esecutive: Telemarket di Roncadelle (5.765.00 euro) e l’allevamento suinicolo tra Offlaga e Manerbio (1,5 milioni). Torneranno invece sul mercato nel mese di ottobre la Brandt Italia di Verolanuova, ex Ocean, e a novembre la Agricar di San Zeno. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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