PONTEVICO

Il sindaco: «Case ai rifugiati, 52 italiani senza»

Il deputato del Pd Malpezzi «La comunità è disponibile lo ha dimostrato il parroco accogliendo due famiglie»
Un momento della diretta  di Rete 4 dalla  piazza di Pontevico
Un momento della diretta di Rete 4 dalla piazza di Pontevico
Un momento della diretta  di Rete 4 dalla  piazza di Pontevico
Un momento della diretta di Rete 4 dalla piazza di Pontevico

Pontevico dice no ai profughi. Lo scrive sugli striscioni, lo grida nelle piazze, e l'ha ribadito ieri sera davanti le telecamere della trasmissione «Dalla vostra parte», in onda su Rete4. «Il nostro paese conta 7200 abitanti - ha spiegato il sindaco Roberto Bozzoni - e circa 1500, vale a dire il 20 per cento, sono extracomunitari. La nostra comunità ha già dato abbastanza. Con l'arrivo di questi 16 profughi nella ex caserma della Polizia provinciale, al danno si è aggiunta la beffa. L'immobile era stato chiuso a causa della spending rewiev, e adesso viene riaperto per accogliere gente che non proviene da Paesi in guerra. Tra le 16 persone arrivate a Pontevico - ha aggiunto Bozzoni -, tutti pakistani, ci sono ben sei minori. Cosa posso fare? I soldi che dovrei destinare all'asilo dovrò dirottarli in futuro a una famiglia asiatica?»«Lo spazio allestito nella ex caserma è più che dignitoso - ha risposto Simona Malpezzi, deputato del Pd -. Il parroco ha dato il buon esempio ospitando due famiglie di rifugiati. È evidente che la cittadinanza non risponde in maniera negativa all'accoglienza, ma è il sindaco a fare propaganda politica».Bozzoni non ci ha messo un attimo a replicare: «Sono al secondo anno di mandato da sindaco, mentre il prefetto, che è qui da soli due mesi, ha deciso cosa fare a Pontevico senza sapere nulla del mio paese. Abbiamo sempre accolto i rifugiati: dal 1997 è aperta anche una moschea. Ma è evidente che il prefetto non ha considerato la nostra situazione di disagio». «In provincia di Brescia più di ottanta Comuni hanno aderito al progetto di accoglienza diffusa - ha ribattuto Simona Malpezzi, in un'escalation di botta e risposta - e si stanno organizzando. I profughi altrove si stanno integrando: che problemi le danno 16 persone su una popolazione che conta più di 7 mila abitanti?».«In paese ci sono 52 famiglie in attesa di avere una casa - la replica di Bozzoni -, e qui abbiamo a disposizione solo 10 alloggi comunali. Questi sono i problemi di Pontevico». Il clima si è surriscaldato. L'affondo è arrivato da Gianfranco Librandi di Scelta Civica: «Se non sa gestire dieci persone, non faccia il sindaco». Ma la piazza di Pontevico (gremita anche di persone non propriamente residenti), al grido di «prima gli italiani!», l'ha subito zittito.«LA SITUAZIONE sul territorio è drammatica - commenta Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza e immigrazione -. L'invasione programmata dal governo Renzi-Alfano sta creando tensioni sociali senza precedenti e la Provincia, concedendo l'uso dell'ex caserma, non fa altro che gettare benzina sul fuoco». Stasera intanto è previsto un sit-in «no-profughi» in piazza Maestà.COPYRIGHToC.REB.COPYRIGHT

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