Il «valzer» dei medici di base manda i pazienti su tutte le furie

di Massimiliano Magli
Un migliaio di pazienti a Roccafranca in difficoltà col medico di baseIl compianto dottor Luciano Galli
Un migliaio di pazienti a Roccafranca in difficoltà col medico di baseIl compianto dottor Luciano Galli
Un migliaio di pazienti a Roccafranca in difficoltà col medico di baseIl compianto dottor Luciano Galli
Un migliaio di pazienti a Roccafranca in difficoltà col medico di baseIl compianto dottor Luciano Galli

Roccafranca sulle barricate per l’assistenza sanitaria del medico di base. I pazienti protestano ormai apertamente sia con lettere all’Ats, sia con sfoghi sui social network. Il motivo? Non hanno di fatto un servizio medico adeguato e consolidato. IL PROBLEMA è legato alla turnazione continua e costante che ha visto il paese soffrire dieci anni di vuoto assistenziale. Tutto è cominciato quando se n’è andato uno dei tre «angeli custode» dell’assistenza sanitaria di base. Era il 2009 quando si spegneva a 55 anni, dopo una lunghissima lotta contro un male terribile, il dottor Luciano Galli. Un uomo che meriterebbe una strada, una piazza, uno spazio dedicato a Roccafranca, per come ha saputo affrontare la sua vicenda personale senza mai abbandonare i pazienti. Quando era appena possibile, Galli era nel suo ambulatorio in piazza Europa. Quando non poteva, il collega Umberto Antonelli lo sostituiva. Col tempo è arrivato anche un terzo medico, Alessandro Festa, ma non ne era il sostituto, bensì colui che ha raccolto un’altra eredità, quella di Giuseppe Giambra, in pensione ormai da anni. Il posto di Galli, di fatto, non ha mai trovato un erede definitivo: tra supplenze e medici che hanno chiesto trasferimenti Roccafranca ha visto un migliaio di assistiti senza un medico di base fisso. Un problema importante perché la conoscenza della storia dei pazienti è parte integrante della cura con cui vengono seguiti. Il risultato è che in dieci anni il paese ha visto cambiare quasi una decina di medici al posto di Galli. Con l’estate se n’è andata via anche Assunta Napolitano, e in poche settimane sono cambiati già due medici al posto suo. Da novembre il nuovo medico, a tutti gli effetti provvisorio, come definito dall’Ats è Sara Gritti. «Siamo pazienti di serie B - tuonano alcuni pazienti in ambulatorio - da un giorno con l’altro ci troviamo medici che nulla sanno della nostra salute e comprensibilmente perdono tempo nel riaggiornare la situazione con il risultato che in ambulatorio si formano lunghe code». Impossibile invece agganciarsi agli altri due medici presenti visto che sia Umberto Antonelli che Alessandro Festa hanno raggiunto il massimo dei mutuati ammessi per legge (1500 pazienti). •

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