In premio la visita al Presidente

di R.CAF.
Il presidente Mattarella
Il presidente Mattarella
Il presidente Mattarella
Il presidente Mattarella

Atmosfera elettrica all’Istituto tecnico turistico di Orzivecchi, sede staccata del «Dandolo» di Corzano, dove docenti, alunni, genitori hanno accolto con soddisfazione ed orgoglio la notizia che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrerà giovedì al palazzo del Quirinale una delegazione di studenti, accompagnati dal dirigente scolastico Giacomo Bersini. L’udienza, che rientra nell’ambito dei percorsi di cittadinanza attiva, promossi per avvicinare i giovani alle Istituzioni, premia l’impegno dell’istituto orceano per la realizzazione del «Progetto Atlante», culminato lo scorso ottobre nella mostra «Sacro e profano. Gli affreschi di Lattanzio Gambara in Palazzo Maggi di Corzano». Grazie alla disponibilità della famiglia Gatti, proprietaria dello storico edificio che sorge a Corzano, i dipinti dell’artista bresciano, tra i protagonisti del Rinascimento e del Manierismo lombardo, sono stati oggetto di opportuna promozione, grazie allo studio condotto dal Turistico, in collaborazione con il comune di Corzano e con il patrocinio del ministero dei Beni culturali e del turismo e della Provincia di Brescia. Il Progetto Atlante ha coinvolto le classi terze e quarte dell’Itt in un’iniziativa didattica e pedagogica volta a valorizzare, conservare, e diffondere il patrimonio artistico e culturale del territorio. È stata per il Dandolo un’esperienza inedita, pluridisciplinare, che ha fatto riflettere sul rapporto tra arte e pubblico, fra natura, ambiente e paesaggio, fra domanda e offerta, ma anche sul senso educativo dell’arte, delle esposizioni, dei musei. Ragazzi e ragazze hanno acquisito conoscenze e competenze necessarie alla realizzazione del progetto partendo dalla ricerca filologica e iconografica e proseguendo con la documentazione fotografica degli affreschi di palazzo Maggi. Nel maggio scorso hanno organizzato un convegno su Lattanzio Gambara e in autunno hanno allestito la mostra, corredata di catalogo con testi tradotti in inglese, francese e spagnolo. L’inedito evento culturale, parte integrante dell’alternanza tra scuola e lavoro, è servito da volano per nuovi studi sulla figura del Gambara. •

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