L’oasi di Castelletto
non strega i privati
e l’asta va deserta

Cinzia Reboni

La seconda vita del Lago delle Sette Fontane di Castelletto di Leno può attendere. L’«oasi» non ha trovato nessun privato disposto a investire i 5.249.539 euro fissati come base d’asta dall’Anpe - Associazione notarile procedure esecutive di Brescia.

Il complesso naturalistico della Bassa bresciana che si estende su una superficie di 250 mila metri quadrati - con un lago adibito alla pesca sportiva dilettantistica e al modellismo navale radiocomandato, un centro di equitazione, un’area campeggio, un parco giochi per i bambini e una fattoria didattica - non è stato l’unico immobile di appeal a restare invenduto in occasione dell’incanto del 24 giugno.

Su un totale di 468 lotti, solo 147 hanno ricevuto delle offerte di acquisto. Le operazioni più significative riguardano un capannone produttivo di Castenedolo (un milione di euro), una struttura industriale con palazzina a Toline di Pisogne (1 milione e 50 mila euro), un complesso immobiliare in costruzione a Rodengo Saiano (960 mila) ed infine 4 siti produttivi a Montirone (874 mila euro).

Deserte le aste per i lotti riconducibili al fallimento di una società immobiliare - tra cui case, negozi e un palazzo del ’700 a Manerbio, appartamenti alla cascina La Torretta del Golf Club di Corte Franca e al residence Gardazzuro di Padenghe - per una cifra complessiva di 4.106.000 euro.

Nessuna offerta anche per l’area di 425 mila metri quadrati adibita ad estrazione di sabbia e ghiaia a Pompiano proposta al prezzo di 1.154.000 euro.

Non ha trovato acquirenti infine neppure un capannone industriale di Casto che veniva offerto a 1.203.750 euro.

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